L´ORDINANZA DEL COMUNE PREVEDE LO STOP FINO A MEZZOGIORNO PER EVITARE LE ASSENZE DA SCUOLA
Firenze, coprifuoco sui videogiochi per gli under 18

FIRENZE - Niente più videogiochi in orari «scolastici»: il gestore in caso di violazione rischia una multa pesante. A firmare l´ordinanza che pone il divieto agli under 18 di dedicarsi a uno dei passatempi preferiti dai più giovani, è stato l´assessore al commercio di Palazzo Vecchio Francesco Colonna, deciso a dare un giro di vite al fenomeno di chi marina la scuola per fiondarsi davanti ad un schermo e ingaggiare battaglie spaziali, corse mozzafiato. In realtà il divieto di utilizzare i videogiochi dall´orario di apertura dei pubblici esercizi fino a mezzogiorno era già in vigore dal luglio del 2000, ma riguardava tutti indiscriminatamente, minorenni e maggiorenni. Le proteste, come si può immaginare, non erano mancate e non si erano mai assopite. Assessore, è stata questa la molla che l´ha spinta a prendere la decisione di vietare i videogiochi solo agli under 18? «Mi è sembrato ingiusto penalizzare i gestori di locali pubblici per mancati incassi da parte di chi, maggiorenne, ha tempo a disposizione e voglia di farsi una giocatina. Così, d´intesa con il sindaco, abbiamo deciso di modificare l´ordinanza stabilendo il divieto solo per i minori. D´altronde rientra nei poteri del sindaco la possibilità di riordinare gli orari della città. Non a caso, con la stessa ordinanza, abbiamo parificato l´orario di somministrazione dei circoli privati a quello dei locali pubblici per evitare abusi che influivano sulla quiete cittadina». Per ora non ci sono proteste dai gestori dei videogiochi. «Le categorie economiche sono favorevoli - ha detto ancora l´assessore -, ma credo che anche le famiglie lo siano». Per l´assessore leggi e regolamenti devono «avere anche una funzione educativa. Noi abbiamo voluto far sapere agli studenti che se fanno forca a scuola non ci sarà nessun videogioco ad attenderli. In fondo ci sono altri divieti che riguardano i minori, come il poter vedere certi film o acquistare sigarette. Eppoi se proprio vogliono saltare una lezione meglio se usano il tempo per andare con la ragazza o il ragzzo o a tirare due calci ad un pallone». L´idea dell´ordinanza di divieto pare sia scaturita anche dalle segnalazioni dei genitori. «Lamentele ne ho sentite tante, ma richieste specifiche di mettere un divieto di questo tipo no - spiega l´assessore -. E´ una soluzione che ho concordato con il sindaco e che non mi risulta abbia precedenti in Italia. Un amministratore comunale deve sempre cercare di interpretare la realtà sociale. Ecco, io credo, senza enfasi, di averlo fatto. E penso che le famiglie fiorentine siano dalla mia parte».

Francesco Matteini