«Punteggi più bassi con i commissari interni»

La protesta degli studenti su Internet. «I professori sono troppo rigorosi e ci riducono i voti»

ROMA - «Assolutamente no! Questa valutazione con i crediti è troppo matematica e non tiene affatto conto dell’impegno. Persone che se ne sono sempre fregate con un piccolo colpo di fortuna usciranno con un punteggio più alto di persone che si sono sempre sbattute. La scuola non dovrebbe essere solo una questione di punti!». E’ il lamento che Giada affida ad Internet. Credito scolastico basso. Professori tirati. Sulla Rete, alla vigilia della terza prova scritta della maturità che inizierà lunedì, i ragazzi si sfogano. Stavolta i messaggi che rimbalzano nel sito Studenti.It sembrano più insistenti. Contrariamente alle aspettative la maturità con i commissari interni potrebbe essere più rigorosa rispetto a quella precedente, con la metà degli esaminatori venuti da fuori. I primi dati forniti dall’Osservatorio sull’esame di Stato sul credito assegnato ai ragazzi sembrano portare a questa conclusione. Secondo un’indagine condotta su 3 mila 500 studenti, il punteggio medio del credito risulta in calo di circa mezzo punto. Si nota inoltre un minore appiattimento, nel senso che sono diventati più frequenti sia le medie alte, tipo l’otto, che indicano l’eccellenza, che quelle sotto la sufficienza. «Credo di essermi comportata bene per tutto l’anno e sinceramente mi aspettavo qualcosa di più», protesta Candida. Gattina tigrata si sfoga: «Mi hanno abbassato i voti: dovevo avere 6.6 ma ho solo 12 crediti!».
Sembra essersi interrotta la tendenza instauratasi sin dall’avvio della nuova maturità ad usare il credito scolastico come una sorta di «salvagente» per prevenire i rischi di un esame condotto anche da docenti esterni. Il fatto che l’inversione di tendenza, almeno per quanto riguarda il credito, abbia coinciso con l’arrivo delle commissioni interne, significa che i docenti della classe hanno cambiato atteggiamento. Si direbbe che ora non accettino con lo stesso entusiasmo di prima il ruolo di difensori dei ragazzi nei confronti dei colleghi venuti da fuori. La responsabilità della valutazione appartiene soltanto a loro. Di qui una maggiore obiettività.
Ma vediamo qualche cifra. Nel campione preso in esame, i ragazzi con la media corrispondente all’8 sono il 18 per cento, mentre nei tre anni precedenti non superavano il 16 per cento. E l’insufficienza, cioè una media sotto il sei, è salita al 26 per cento dal 22 dello scorso anno.
E’ probabile che i professori della classe, che quest’anno per la prima volta condurranno l’esame di Stato, si sentano sotto osservazione. E quindi si sforzino di apparire il più possibile obiettivi e rigorosi. Come dimostrerebbe l’abbassamento del credito di circa mezzo punto.

G. Ben.