LA DENUNCIA DI «ALTERNATIVA STUDENTESCA», VICINA A FORZA ITALIA
«Maturità, abbiamo in mano le tracce della terza prova»

ROMA - Le prime due prove scritte dell´esame di maturità sono ormai archiviate con le relative polemiche e i dubbi sulle fughe di notizie dal palazzo ministeriale. La terza si terrà lunedì, sarà diversa per ogni commissione d´esame e sarà costituita da un breve testo, da domande a risposta multipla, da un questionario oppure da problemi a soluzione rapida. Sarà insomma una prova «pluridisciplinare» e articolata in varie parti. Bene: questa prova, segreta, supersegreta, anzi che non dovrebbe ancora esistere dato che andrebbe preparata solo nelle ore immediatamente precedenti alla sua dettatura, sarebbe già in mano a moltissimi studenti, «a dimostrazione che questo esame tutto interno è una vera barzelletta e, più in generale, l´esame di Stato merita solo di essere abolito». A parlare è il responsabile nazionale di Alternativa studentesca, l´associazione giovanile vicina a Forza Italia, Simone Paini, ventenne sardo, studente di scienze politiche e vessillifero della battaglia contro l´esame di Stato che ha sul tavolo ben venti prove, raccolte in altrettante regioni direttamente dalle mani di esaminandi cui sarebbero state consegnate da compiacenti commissari interni. «Le prime due prove scritte - racconta Paini - si sono rivelate una messa in scena inutile: versione già nota, problemi tradotti, forse talpe ministeriali che hanno distribuito tutto a tutti». «Ieri mattina - racconta ancora - alcuni dei "nostri" hanno scoperto che certi alunni avevano già le domande della terza prova, quella di lunedì». Le commissioni sono varie, anche all´interno di ogni istituto, e alcune - hanno scoperto i «detective» di Alternativa studentesca - si dimostravano più generose di altre nei confronti dei loro esaminandi, elargendo furtivamente preziosi foglietti. Possibile? Sì, la cosa non solo era possibile, ma diffusissima. «Le prime notizie mi sono arrivate dalla mia città, Cagliari - dice ancora Paini - al che ho cercato di indagare e ho chiamato altri responsabili di Alternativa in giro per l´Italia. Il risultato è che in mezza giornata non solo abbiamo avuto diffuse informazioni sul fatto che migliaia di studenti avevano in mano le domande che sarebbero state presentate loro lunedì prossimo, ma siamo riusciti a raccogliere - materialmente - i testi medesimi da Roma, Torino, Milano ... ovunque. Non è il caso di parlare di colabrodo. Siamo alla piena barzelletta». L´intrepido Simone ha cercato di documentare il fenomeno. «E´ ovvio - racconta - che avremmo potuto raccogliere centinaia, migliaia di tracce relative alle terze prove. Abbiamo però preferito non infierire: un documento per regione - però certo, chiaro, verificabile - poteva bastare». Sul tavolo di Simone Paini, infatti, i «suoi» hanno fatto recapitare venti «tracce», rappresentative dell´intero territorio nazionale, e tutte circostanziate: terza prova scritta - per esempio - del liceo tal dei tali, commissione tale. Tutto o in parte questo materiale potrebbe essere falso, si capisce, «oppure potrebbe essere tutto vero» replica Paini. E in ogni caso, e a scanso di equivoci, «io ho preso i fascicoli di cui dispongo e li ho portati ad un notaio. Lunedì li confronteremo con gli originali e forse in qualche caso, dico solo in qualche caso, si domostrerà che avevamo ragione e che la serietà di questo esame è insostenibile». Simone Paini, però, è anche un giovane «forzitaliota», e dunque non vuol dare problemi al «suo», ministro. Per cui ieri, diligentemente, ha informato lo staff della Moratti di questa sua compromettente documentazione. La magistratura invece non l´ha coinvolta: «eventualmente procederà di sua iniziativa». Quanto al ministero ha comunque una via d´uscita. Potrà richiedere (e da Simone otterrà) la consegna dello scottante dossier e inviare degli ispettori, a spron battuto, a spulciare tra le carte delle commissioni «sub iudice». Se si scoprirà che i ragazzi di Alternativa avevano visto giusto, sarà il più grande scandalo nella storia recente della scuola. Altrimenti sarà il più grande fuoco di paglia.

Raffaello Masci