da La Stampa
Sabato, 22 Giugno 2002 IN UN´INDAGINE LE ABITUDINI DI TRENTAMILA BAMBINI
Baby, una tavola di errori
Colazione in 5 minuti e cibo davanti alla tv
ROMA - Un tempo si diceva: «Ha l´aria di un bambino che ha rubato la marmellata». Oggi questa frase non ha senso visto che le confetture di frutta non sono più tra i cibi preferiti dai piccoli. Anzi sono rapidamente scese nella classifica agli ultimi posti. Un´indagine della Coldiretti, condotta su 30 mila bambini di età compresa fra i 7 ed i 13 anni, rivela nuove preferenze, abitudini alimentari. e il loro approccio con il gusto. Molte le sorprese, prima di tutto per le merendine messe a lungo sotto accusa come causa di obesità. Non sono loro le colpevoli del sovrappeso dei piccoli visto che nella lista delle preferenze si trovano a mala pena a metà. Al loro posto c´è la pizza, ma anche i gelati, merende appetite dalla maggioranza degli intervistati. Torna anche il gusto per le cose fatte in casa, forse anche perché le mamme non ci sono sempre e quando fanno una torta sembra più buona. Fin qui sembrerebbe tutto bene. Come se il continuo allarme sulle pessime abitudini a tavola avesse colpito nel segno mamme e figli. Non è così. Gli errori partono dalla colazione a cui si dedica troppo poco tempo, giusto una tazza di latte e qualche biscotto prima di andare a scuola. Non più di cinque minuti. Ma questa fretta la ritroviamo anche nei due pasti principali a cui i bambini dedicano mezz´ora scarsa. Se ai tempi ristretti si aggiunge che ben il 30% di loro consuma la colazione da solo, si comprende come il rapporto tra cibo e famiglia influisca sulle abitudini alimentari. Pranzo e cena non sono più un luogo di confronto tra genitori e figli ma solo un rapido intermezzo prima di «abbattersi» tutti insieme sul divano per guardare la tv. E qui di continuare a smangiucchiare senza sosta. Questo disinteresse per la funzione sociale dei pasti non si riflette però sull´attenzione per quello che si ha nel piatto. Il 76% dei bambini, infatti, dichiara di accorgersi che i cibi, in tavola, cambiano col mutare delle stagioni e il 75% di gustare piatti della tradizione regionale. Se è vero che i piccoli amano mangiare «mediterraneo», con pasta e pizza in pole position, è anche vero che sono sordi ai consigli del medico di mangiare frutta e verdura. Quando vedono qualcosa di verde, cotto o crudo che sia, storcono il naso e allontanano il piatto. I minestroni e le minestre sono guardati come nemici giurati. Come anche il miele, il formaggio e il pesce. Le leccornie preferite, invece, sono quelle che, da sempre, rappresentano per tutti il paradiso della gola: la pizza che merita un bel 9, come i gelati e le patatine fritte. Una vera passione per le bibite gassate. E´ grande la curiosità per la cucina e le sue magie. Dalla ricerca, emerge infatti che il 76% degli intervistati ama stare in questa stanza, assistere ed aiutare i genitori nella preparazione degli alimenti. Un´interesse non solo femminile visto che il 67% dei maschietti ama vedere e capire come si lavora la pasta fatta in casa o come si mette una torta in forno. E´ vista come una gita piacevole anche accompagnare i genitori in campagna per comprare alimenti genuini. C´è dunque la buona volontà, manca l´educazione. Per questo il ministro delle politiche agricole. Gianni Alemanno, ritiene che, in accordo con il ministero dell'Istruzione, «si debba inserire l'educazione alimentare nella programmazione scolastica dei ragazzi».
Maria Corbi
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