IL MINISTERO: TUTTO REGOLARE. L´«OSSERVATORE» CHIEDE LE SCUSE SU PAPA GIOVANNI

Cicerone su Internet la sera prima
Fuga di notizie, la polizia cerca le tracce della «talpa»

ROMA - Il brano dal latino per la seconda prova scritta del classico, era tratto dal «Laelius» o «De amicitia» di Cicerone. Quello di matematica per lo scientifico constava di due problemi e dieci quesiti. Quello di economia aziendale per ragioneria riguardava la richiesta di un finanziamento bancario. Ma la vera notizia è che tutte queste prove, regolarmente risolte, erano su Internet rispettivamente alle 8.40 (sul sito www.latine.net), 9,37 e 9,47 (su studenti.it), cioè a pochi minuti dal momento in cui erano state assegnate ai candidati. Di più: alle 22,30 dell´altro ieri - cioè la sera della vigilia - sul sito studenti.it un solerte internauta informava i suoi compari d´esame che l´indomani sarebbe uscito Cicerone, «Laelius o de amicitia, state in allerta». Vogliamo infierire ancora? Alle 12.02 - sempre sul forum di studenti.it - Ilenia, interessata al compito di economia aziendale lanciava un appello, «sono disposta a tutto, a patto che il compito sia giusto». Come ha fatto una studentessa in clausura da esame a raggiungere una postazione Internet, cliccare sul sito e fare la sua richiesta? Peraltro a quell´ora l´intraprendente Ilenia avrebbe potuto trovare (e forse ha trovato) quello che cercava. Sintesi: Internet ha aperto una breccia nella roccaforte di segretezza che il ministero aveva creato intorno alle prove di maturità, tutte le altre informazioni, indiscrezioni e anticipazioni, sono state meramente una conseguenza. Ma Internet - è la questione - c´era anche negli anni precedenti: come mai la fuga di notizia solo ora? Il ministero ha rassicurato che non c´è stata alcuna anticipazione, ma il dubbio di una «talpa» ciarliera è forte. E ieri la polizia postale è già alla ricerca della «scia elettronica» che mercoledì sera ha anticipato l´indicazione ciceroniana, azzeccando il testo ma non esattamente in capitolo. I responsabili del sito «Studenti.it» collaborano con l´Escopost per la ricerca dell´indirizzo I.P. fornito al provider, che porta a identificare l´utente e specificano di non essere responsabili dei messaggi che vengono messi in circolo nel «forum» aperto dal sito. Alla fuga di notizie dissipata nei mille rivoli di Internet, si associano le polemiche per il tema su Papa Giovanni, assegnato come prova d´italiano il giorno prima. La traccia - che adombrava l´ipotesi di un ruolo taumaturgico del Papa Buono all´interno di una Chiesa sostanzialmente reazionaria - era stata subito stigmatizzata per la sua impostazione sia dall´«Osservatore Romano» che da monsignor Capovilla (segretario del Papa neo-beato). La vicenda ha avuto ieri un ulteriore strascico: il quotidiano della Santa Sede infatti, è tornato alla carica con un corsivo sferzante, implacabile, e che dava sostanzialmente dell´ignorante a chi avesse redatto il testo confondendo i termini di «modernità» e «modernismo»: «Si sa che a formulare le tracce ministeriali sono esperti appositamente incaricati, ma c'è da chiedersi esperti di che cosa essi veramente siano, se riescono a produrre simili capolavori» si chiedeva il quotidiano, facendo riferimento alla «sconcertante» implicita «identificazione di modernità e di modernismo», quasi a dire «che la Chiesa condannando il modernismo avrebbe condannato la modernità». Su tutto questo il ministero ha diplomaticamente taciuto evitando di alimentare le polemiche e, probabilmente, riservandosi un «redde rationem» interno a fuochi placati. Non così le opposizioni. «Siamo di fronte alla volontà di delegittimare l´esame di maturità , aggravata dalla corposa fuga di notizie - ha dichiarato il parlamentare della Margherita Enzo Carra - che rischia di mortificare lo sforzo di studenti e docenti onesti e in ogni caso di rendere inutile un esame che segna un passaggio decisivo nella percorso scolastico degli studenti». «Questo è un ministero blindato che fa acqua da tutte le parti» ha sottolineato il verde Mauro Bulgarelli, e «la cosa è gravissima - ha concluso la diessina Alba Sasso - specie se verrà provato che che la fuga di notizie proveniva da un ente pubblico». «Il ministero farebbe bene a vigilare, invece di ipotizzare oscuramenti di siti internet» suggerisce l´Unione degli studenti (vicina alla sinistra), mentre i ragazzi di Forza Italia, pur difendendo l´operato del ministro ammettono che «esami così sono una barzelletta e - dichiara Simone Paini - tanto vale abolirli: sono una vergogna che deve finire».

Raffaello Masci