Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


Edscuola Board
Edscuola Board Discussion Forum.
Index / Educazione&Scuola© - Archivio Rassegne / Educazione&Scuola© - Rassegna Stampa (Archivio 2)
author message
Ricerca? Sì, ma di soldi
Post a new topic Reply to this Topic Printable Version of this Topic
edscuola
Administrator
in Educazione&Scuola

View this member's profile
posts: 13944
since: 23 May, 2001
1. Ricerca? Sì, ma di soldi
Reply to this topic with quote Modify your message
da La Stampa
Giovedì, 20 Giugno 2002

IL FALLIMENTO DELLA SCIENZA EUROPEA
Ricerca? Sì, ma di soldi

di Riccardo Viale
Presidente della Fondazione Rosselli

L’Europa non fa che stupire. E' noto che vi è un ritardo crescente nella sua capacità competitiva a livello tecnologico rispetto agli Stati Uniti. E' anche noto ai più che i precedenti programmi quadro della Commissione Europea hanno prodotto conoscenze che sono emigrate presso le imprese oltre oceano per una percentuale verosimile del 30-40%. Cosa ci si aspetterebbe dai vertici istituzionali europei per correggere la rotta? Che prendessero qualche spunto da ciò che consente agli Stati Uniti di essere così efficace a generare, ma soprattutto ad utilizzare, a livello tecnologico, la conoscenza scientifica prodotta nei suoi laboratori. Che si può riassumere in una parola: concorrenza fra università e centri di ricerca.

La quale ha come effetto una forte selezione meritocratica del personale di ricerca; un efficace collegamento con le imprese; un coinvolgimento del mondo finanziario nelle iniziative imprenditoriali delle università. Il modello dell'innovazione americano viene, infatti, definito "centrato sull'università", in quanto le istituzioni accademiche sono il fulcro dei processi di trasferimento tecnologico. Le istituzioni europee della politica scientifica e tecnologica non sembrano avere compreso la portata del cambiamento di rotta derivante dall'insegnamento americano. Ad esempio la Commissione Europea insieme al Parlamento europeo dopo lo scarso successo di questi anni dei cinque programmi quadro per la ricerca e l'innovazione hanno introdotto dei profondi cambiamenti nel nuovo sesto programma.

Il principale cerca di superare la frammentarietà del sistema della ricerca europea con lo scopo di creare dei poli con una massa critica competitiva a livello internazionale. Il fine è buono, ma il mezzo è pessimo. Infatti si crede di raggiungerlo non creando le condizioni di una maggiore competizione, ma all'opposto, obbligando i centri di ricerca ad aggregarsi forzatamente in cosiddette artificiali «Reti di Eccellenza», pena la esclusione dai contributi comunitari. In questo modo assistiamo alla formazione, in questi giorni, di variegate «ammucchiate» di 40 o più centri il cui principale obbiettivo comune non è la condivisione metodologica e teorica, ma la spartizione della torta finanziaria.

In questo modo non si fa che accentuare un modello neocorporativo e dirigista della politica della ricerca ed innovazione che è una delle principali cause della debolezza europea odierna. In quanto non si ha fiducia nella competizione e nel mercato come principali forze selettive per la emersione dell'eccellenza scientifica e tecnologica si usa la scorciatoia dell'imposizione dall'alto di vincoli o schemi a priori che oltre a non aiutare il collegamento fra università ed impresa snaturano anche gli stessi valori della comunità scientifica.


http://www.edscuola.it
http://www.edscuola.com
Mail: redazione@edscuola.com
Date: 20 Jun, 2002 on 06:45
Ricerca? Sì, ma di soldi
Post a new topic Reply to this Topic Printable Version of this Topic
All times are GMT +2. < Prev. Page | P.1 | Next Page >
Go to:
 

Powered by UltraBoard 2000 Personal Edition,
Copyright © UltraScripts.com, Inc. 1999-2000.

Archivio
Archivio Forum
Archivio Rassegne