Temi su monumenti, Papa Giovanni e Quasimodo
Oltre alle tre tracce, di attualità, storica e letteraria, per la maturità quattro ambiti (politico, sociale, economico e tecnico) a scelta per il saggio-articolo. I testi proposti.


SPECIALE MATURITA'

MILANO - Quasimodo, l'eredità spirituale di Giovanni XXIII e l'importanza del patrimonio artistico e monumentale dell'Italia. Sono i tre temi, che ilNuovo.it è in grado di anticipare, rispettivamente di analisi di un testo letterario (la poesia "Un uomo del mio tempo"), storico e di attualità, sui cui sono chiamati a misurarsi stamane 463 mila ragazzi italiani alle prese con la prima prova dell'esame di maturità, lo scritto di italiano.

Per la quarta opzione, la redazione di un saggio o di un articolo (che secondo i sondaggi pre-esame dovrebbe essere la preferita dai ragazzi), vengono offerte quattro possibili ambiti di scelta politico-sociale, socio-economico, artistico-letterario e tecnico-scientifico. Per ognuno si può scegliere tra alcuni testi proposti per il commento.

Per l'ambito sotirco-politico il tema è la memoria storica tra custodia del passato e progettazione per il futuro. I testi proposti sono di Nietzsche, Hobsbawm, Lowenthal e Spinelli. Per quello socio-economico testi di Briggs, Demier, Ritter e un brano di un rapporto del Censis sul tema dello Stato sociale. Per il saggio-articolo di argomento artistico-letterario vengono proposte le poesie "Traversando la maremma" di Carducci, "Liguria" di Sbarbaro, "I pastori" di D'Annunzio, "Trieste" di Saba e un disegno di Guttuso. Per quanto riguarda infine l'ambito tecnico-scientifico le opzioni vanno da un articolo di Pace su Marconi a uno di Lyotard sulla telematica e il trattamento delle informazioni, da un articolo su "Dal lavoro interinale al quello su Internet" a un testo di Grando sul commercio elettronico a, infine, ancora uno di Hobsbawm sulla globalizzazione.

Domani toccherà poi alla seconda prova scritta, diversa a seconda delle varie scuole, lunedì alla terza, i mitici quiz. Poi via agli orali. Con un dato che serve a esorcizzare in fondo ogni paura: soltanto l'anno scorso i promossi sono stati il 99,6 per cento dei candidati.

A esaminare i ragazzi nella Maturità 2002 saranno i professori che li hanno seguiti tutto l'anno. Niente più commissari esterni insomma, soltanto un presidente che viene da fuori e che "vagherà" per le varie commissioni di esame di ogni istituto. Una novità questa, fortemente voluta dal ministro Moratti, anche per razionalizzare le spese, che suscita ancora oggi le proteste dei sindacati, la Cgil-scuola in particolare ha reso noto che migliaia di lettere di protesta sono state inviate al ministro Moratti da commissari e presidenti. La Gilda parla di un ''esame di Stato squalificato'' e ha proposto ai docenti di presentarsi oggi in aula con il lutto al braccio. I Cobas infine hanno annunciato manifestazioni e sit-in fuori dalle scuole.

(19 GIUGNO 2002, ORE 7:10; ultimo aggiornamento ORE 10:10)