Mezzo milione di studenti sono già alle prese con la prima prova, quella di italiano

Scuola, via alla maturità tra polemiche e blindature

Proteste contro la riforma Moratti
Vietati telefonini e Internet

ROMA - Quasi mezzo milione di studenti sono impegnati da stamattina negli esami di maturità che prendono il via con la prova di italiano. Esami tra polemiche e blindature quelli di quest'anno. Molti insegnanti e alcune organizzazioni sindacali contestano infatti la riforma degli esami voluta dal ministro Letizia Moratti, che ha introdotto la novità delle commissioni formate, ad esclusione del presidente, da insegnanti tutti "interni". Si mobilita il Coordinamento degli insegnanti ("sono favorite le scuole private"), protesta la Cgil scuola che ha inviato migliaia di lettere di protesta al ministro Moratti. Si lamenta la Gilda, che parla di un "esame di Stato squalificato" e che ha proposto ai docenti di presentarsi oggi in aula con il lutto al braccio e attaccano i Cobas che hanno annunciato manifestazioni e sit-in fuori dalle scuole.

Grande attesa per le tracce (i 460 mila studenti potranno scegliere tra il tradizionale tema di storia o di attualità, l'analisi di testo letterario, saggio breve o articolo giornalistico), che verranno comunicate ufficialmente dal ministero dell'Istruzione non prima delle ore 12.00. E a questo proposito e per evitare "fughe di notizie", quest'anno gli esami saranno "blindati". Internet è stato messo al bando da una precisa circolare del ministero. Le aule informatiche delle scuole sono state chiuse a chiave. E non è tutto. Il "vademecum" inviato a tutti gli uffici scolastici regionali, stabilisce che presidenti e commissari dovranno assicurarsi che le postazioni Internet nella scuola siano "irragiungibili" dai candidati. Si chiede "particolare cura" alla vigilanza "sulle apparecchiature elettronico-telematiche" e, proprio per evitare "collegamenti impropri", il ministero ha vietato l'uso del cellulare, pena l'esclusione dalla prova d'esame.

(19 giugno 2002)