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Il ministro: «Maturità più equa, non più facile»
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1. Il ministro: «Maturità più equa, non più facile»
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da Il Corriere della Sera
Mercoledì, 19 Giugno 2002

Oggi la prova d’italiano. Moratti: pronti a modificare la formula se non funzionerà

Il ministro: «Maturità più equa, non più facile»

ROMA - «Con le commissioni interne l’esame non sarà più facile o più difficile, ma più equo ed oggettivo, basato sui meriti e sull’impegno di tutti voi». Alla vigilia della maturità, che parte stamani con la prova di italiano, il ministro Letizia Moratti ha voluto rassicurare i 463 mila candidati, esortandoli a guardare Italia-Corea per distrarsi un po’. E si è detta pronta a modificare la formula se non dovesse funzionare. Ma le polemiche non si smorzano. Per l’ex ministro Luigi Berlinguer, «la maturità fatta in casa è una picconata della destra alla scuola pubblica». Intanto la polizia tiene sotto controllo una trentina di siti che offrono soluzioni a tracce di temi a prezzi tra i 20 e i 50 euro e ha inviato un rapporto alla Procura segnalando i contenuti sospetti di due di essi.

Moratti: quest’anno la Maturità sarà più equa

Oggi il via con la prova d’italiano. Cobas, Gilda e Cgil protestano davanti alle scuole per l’assenza di commissari esterni


ROMA - «Un esame non più facile o più difficile, ma più equo ed oggettivo, basato sui meriti e sull’impegno di tutti voi». Il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, alla vigilia della Maturità, ha invitato i ragazzi a non farsi dominare dalle ansie e dai timori. Ha suggerito di guardare la partita Italia-Corea, tanto per distrarsi un po’. Ma ha soprattutto rassicurato gli studenti ricordando la novità dell’esame di stato edizione 2002: le commissioni composte dai docenti della classe. «Abbiamo molta fiducia nei vostri insegnanti - ha detto il ministro - e siamo certi che sapranno seguirvi anche in questa occasione, come hanno fatto durante tutto il vostro percorso di studi». I ragazzi non hanno dubbi: meglio una maturità con tutti i commissari interni. Questa almeno è l’impressione che si ricava dai forum sull’esame di stato.

LA PROTESTA - I docenti invece appaiono divisi. Cobas, Gilda e Cgil scuola hanno deciso di far emergere il proprio dissenso. I prof vicini alla Cgil stamani protesteranno contro la mancanza dei commissari venuti da fuori, garanti del «valore» dell’esame di stato, firmando una lettera destinata al ministro Moratti. Il segretario generale del sindacato, Enrico Panini, ha parlato di «esame con lo sconto». La maturità «fatta in casa è una picconata della destra alla scuola pubblica», ha dichiarato Luigi Berlinguer, responsabile scuola dei Ds ed ex ministro dell’Istruzione. L’Unione degli studenti, un’associazione vicina alla Cgil, distribuirà davanti alle scuole diplomi di maturità da utilizzare per gli «usi più diversi». Un modo per sottolineare la perdita di valore.


LE PERCENTUALI - A viale Trastevere, a proposito del paventato scadimento della serietà della prova di stato, qualcuno invita a non dimenticare le percentuali dei promossi. Lo scorso anno, se si escludono i privatisti, ce l’ha fatta il 99,6 dei candidati. La percentuale scende al 96,3 se si includono anche i ragazzi delle scuole non statali. Come dire: un aumento dei promossi, quindi uno scadimento di qualità, appaiono improbabili. «E’ sempre stata la scuola, giustamente - ha ricordato il ministro Moratti - a giudicare se stessa. In questo caso, sono i professori che conoscono i ragazzi a giudicarli». «Ma i professori - ha ammonito - saranno a loro volta giudicati perché, se questo esame, come quelli che saranno svolti in futuro, non darà un riscontro oggettivo dei livelli di apprendimento migliorati, ci sarà un ovvio e necessario aggiustamento».


LA PROSPETTIVA - Le parole del ministro possono essere interpretate come un’anticipazione. Se i docenti non saranno in grado di valutare adeguatamente i ragazzi, la prospettiva di ricorrere ad altri sistemi diventerà più concreta. Questa volta i consigli di classe, privi dell’ interferenza dei membri esterni, hanno la piena responsabilità della qualità dell’esame. Se si copierà, se le terze prove saranno facili, se gli orali risulteranno poco credibili, se i risultati finali appariranno contradditori, si porrà il problema della qualità valutativa. E una soluzione potrebbe essere quella di affidarsi soprattutto ad enti esterni.


TOTO-TEMA - Le polemiche sulle commissioni interne non sembrano appassionare i maturandi, alle prese col toto-tema. In calo, nei forum della maturità dove s’incrociano centinaia di voci e ipotesi più o meno credibili, le quotazioni delle tracce su Bin Laden e sul terrorismo per il tema di attualità. Troppo prevedibili. Comunque bruciate. In crescita argomenti come le donne, la globalizzazione e la fame nel mondo. Secondo un sondaggio condotto da Studenti.it, un sito molto frequentato in queste ore, il 29,5 per cento dei ragazzi (oggi in classe saranno in 463 mila) è orientato sul tema attualità. Il 38,3 si divide tra il saggio breve e l'articolo di giornale. Il tema di Storia invece raccoglie solo lƎ,8 per cento di consensi. Il 23,4 degli studenti punta sull’analisi del testo.

Giulio Benedetti

I CONTROLLI
Tracce di temi sulla Rete, indaga la Procura

ROMA - La tariffa oscilla tra i venti ed i cinquanta euro. Le offerte per gli studenti sono allettanti: vengono promesse tracce d’esame sicure per chi non ha voglia di rischiare, di affrontare onestamente le prove scritte. Nella maggior parte dei casi i gestori dei siti puntano però solo ad incassare il denaro: le (presunte) anticipazioni non hanno nulla a che vedere con i testi sigillati nelle buste del ministero dell’Istruzione che oggi verranno letti dai commissari nelle scuole di tutto il Paese. Ma gli investigatori della Polizia delle Telecomunicazioni, che da settimane tengono sotto controllo una trentina di siti italiani ed almeno una decina esteri, hanno forti sospetti su due aziende on-line: i riferimenti, seppure sostanzialmente lontani dalla realtà, si avvicinerebbero in modo consistente alle tracce d’esame. E per questo gli agenti hanno redatto un lungo e dettagliato rapporto che è stato inviato alla Procura di Roma: per il momento non è stato denunciato nessuno ma è pressoché scontato che venga aperta un’inchiesta per verificare se i responsabili dei siti debbono essere incriminati per violazione del segreto d’ufficio. Messo a punto con il ministero delle Comunicazioni e con quello dell’Istruzione, il programma di prevenzione attuato dagli 007 informatici della Polizia delle Telecomunicazioni diretti da Domenico Vulpiani è entrato ieri nella fase cruciale. Un centinaio di agenti super-esperti nei controlli via Internet ha trascorso gli ultimi giorni davanti agli schermi per monitorare uno per uno tutti i siti che forniscono informazioni utili agli studenti. «Garantiscono indicazioni importanti, non meglio specificate "notizie riservate" e chiedono ingenti somme», conferma Andrea Rossi, il funzionario di polizia responsabile del programma di prevenzione. «Molto spesso sono messaggi lanciati nei Forum, luoghi di comunicazione indiretta dove neanche il gestore del portale sa cosa circoli. E come se fosse in una bacheca, il messaggio viene letto da tante persone: c’è sempre qualcuno che ci casca», assicura il poliziotto facendo capire che, approfittando della situazione, probabilmente numerosi genitori e studenti sono stati truffati.
Viaggiando incessantemente su Internet, gli 007 informatici hanno scoperto che i tentativi messi in atto per approfittare del momento di tensione degli alunni si sono moltiplicati negli ultimi giorni. «Ci siamo imbattuti anche in chi offre di fornire il tema ed il compito di matematica tramite sms non tenendo in considerazione il fatto che trasmetterli via telefono non è proprio agevole e che, comunque, una circolare del ministero dell’Istruzione vieta l’introduzione dei cellulari nelle scuole», sottolinea Rossi. Per i funzionari della Polizia delle Telecomunicazioni è quest’ultimo l’aspetto più delicato: tutti gli studenti dovrebbero presentarsi negli istituti senza il telefonino. Ma chi controllerà? Secondo le forze dell’ordine, per evitare qualsiasi problema le verifiche dovrebbero essere effettuate prima che gli alunni entrino nelle scuole. E citano una circolare del ministero dell’Istruzione del 29 maggio che fa riferimento proprio a questo. Difficilmente, però, i commissari seguiranno la direttiva. Per gli studenti che saranno trovati nei cortili, nei corridoi, nei bagni con il cellulare non ci sarà però scampo: saranno immediatamente esclusi dalle prove. In altre parole, dovranno ripetere l’anno scolastico.

Flavio Haver

I DIVIETI IN CLASSE

SEVERITA’
Niente cellulari
Non si potranno portare telefonini a scuola, durante gli esami. Gli studenti che saranno sorpresi con un cellulare verranno esclusi da tutte le prove

NUOVE NORME
Le regole
Si utilizzeranno le norme valide per i concorsi pubblici contro chi copia i temi: vietato, ovviamente, copiare anche con i metodi tradizionali, la sanzione prevista è la stessa per i telefonini, l’esclusione dall’esame

LA POLIZIA
I siti Internet
Problemi anche per i gestori dei siti che intendono diffondere le soluzioni delle prove scritte: se scoperti, i siti saranno subito oscurati. Scenderanno in campo gli agenti della Polizia postale


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Date: 19 Jun, 2002 on 08:25
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