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Maturità, scuole private sotto esame
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1. Maturità, scuole private sotto esame
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da Il Corriere della Sera
Lunedì, 17 Giugno 2002

Gli accertamenti su una settantina di istituti parificati al Centro Sud. La prova di Stato scatta mercoledì

Maturità, scuole private sotto esame

Indagine del ministero: troppo alto il numero dei maturandi-prodigio provenienti dal quarto anno


ROMA - Scuole paritarie, vivaio di geni? A giudicare dall’aumento di candidati alla maturità dalle prestazioni eccellenti provenienti da questi istituti si direbbe di sì. Ma alla vigilia dell’esame, che da mercoledì metterà alla prova 460.000 studenti, il sospetto che qualcosa non funzioni comincia a serpeggiare anche nel palazzo di viale Trastevere. E sotto osservazione finiscono decine di scuole laiche parificate. Accomunate da una caratteristica unica: l’aver presentato alla maturità una notevole percentuale di studenti provenienti dal quarto anno con tutti voti pari o superiori all’otto, un requisito indispensabile per chi vuole guadagnare un anno e passare direttamente dal penultimo anno delle superiori alla maturità. Si parla di una settantina di scuole nelle quali l’alta densità di studenti-modello stride con i risultati didattici degli anni precedenti e, soprattutto, con la media delle scuole pubbliche.

«OTTISTI» - Al centro dell’attenzione del ministero ci sono i cosiddetti «ottisti». In burocratese vengono chiamati così perché devono aver ottenuto nello scrutinio finale del quarto anno almeno un otto in tutte le materie. La «maturità di merito» risale ai tempi di Gentile. Caduta in disuso, quasi dimenticata, è stata richiamata nella legge di riforma dell’esame di Stato dall’ex ministro Luigi Berlinguer, che intendeva offrire una possibilità di guadagnare un anno agli studenti più preparati. Con un vantaggio implicito: ai fini del credito didattico gli otto contano anche per il quinto anno. A quanto pare, la «maturità di merito» ha trovato nuovi adepti soprattutto nelle scuole non statali. In quelle statali, infatti, gli «ottisti» sono rarissimi. L’osservatorio sulla maturità dell’Invalsi (l’istituto nazionale per la valutazione degli studenti) ne ha censiti circa 450 su 50 mila. In percentuale meno dell’uno per mille.


TROPPI NELLE PRIVATE - Nelle paritarie, invece, le prestazioni che sfiorano l’eccellenza sembrano in aumento. Al punto che il fenomeno è monitorato dal ministero dell’Istruzione. Dati ufficiali per ora non ce ne sono, a causa della difficoltà di separare i ragazzi che anticipano l’esame di stato per merito da quelli che si avvalgono della facoltà di accorciare il percorso degli studi perché soggetti all’obbligo di leva. Secondo indiscrezioni, però, al vaglio del ministero ci sono diverse decine di scuole paritarie laiche, quasi tutte concentrate nel Centro-Sud, con un alto numero di maturandi: dieci, quindici, perfino venti, su un totale di poche classi. Insomma un 10-15 per cento di ragazzi prodigio. In scuole, però, dal passato spesso caratterizzate da vocazioni diverse dall’eccellenza.


NUOVE REGOLE - L’iniziativa del ministero arriva in coincidenza con il fatto che quest’anno a valutare i maturandi saranno commissioni formate esclusivamente da membri interni, ad eccezione del presidente, che sarà troppo occupato per valutare i singoli casi. Una formula che ha sollevato polemiche per le aumentate possibilità di «chiudere un occhio» sulle lacune dei candidati.


LA DIFESA - Quegli otto sono tutti meritati? «La maturità per merito - ricorda Angela Piccione, preside dell’Istituto paritario Kennedy di Roma - era poco utilizzata. Poi, con la riforma dell’esame, questa possibilità è saltata agli occhi delle famiglie». «Quest’anno, su quattro quarte - continua la preside - sono dieci gli studenti che anticiperanno la maturità. Lo scorso anno abbiamo avuto solo un’anticipazione legata all’obbligo di leva. I dieci ragazzi, tutti piuttosto bravi, si sono preparati sin dal primo giorno di scuola. All’inizio erano molti di più, ma dopo le prime valutazioni ad alcuni è stato consigliato di desistere». Ne abbiamo «qualcuno», dicono al Pio XII, altra scuola paritaria di Roma. Non danno però alcuna cifra, appellandosi alla legge sulla privacy.

Giulio Benedetti

Esaminatori

COMMISSARI
Per la prima volta la commissione d’esame sarà interamente composta dagli insegnanti interni. Fa eccezione il presidente, che rimane esterno all’istituto

I DIVIETI
Non si potranno usare telefonini. Gli studenti che saranno sorpresi con un cellulare verranno immediatamente esclusi da tutte le prove.
Regole ferree ugualmente per l’utilizzazione dei computer: non potranno essere collegati ad Internet.
Problemi anche per i gestori dei siti che intendono diffondere le soluzioni delle prove scritte: se scoperti, i siti saranno subito oscurati

POLIZIA
Per garantire la «genuinità» degli esami scenderanno in campo gli agenti della Polizia Postale. A loro spetta il compito di intercettare gli Sms dei «copioni virtuali»

SEVERITA’
Non ci sarà alcuna comprensione per gli alunni che tenteranno di aggirare i divieti: rischiano di essere denunciati alla magistratura e di finire sul registro degli indagati per la violazione delle norme che puniscono chiunque viola la regolarità dei concorsi statali

La prova

GLI STUDENTI
Sono 462.000 i maturandi (174.000 nei licei, 195.000 negli istituti tecnici, 75.000 nei professionali, 18.000 negli artistici

I TRE SCRITTI
Mercoledì 19 : la prova d’italiano prevede a scelta l’analisi di un testo letterario, la produzione di un saggio breve o di un articolo di giornale, un tema di argomento storico o di ordine generale
Giovedì 20 : prova su una materia caratterizzante il corso di studi
Lunedì 24 : test su non più di 5 discipline, analogo alle simulazioni ed esercitazioni effettuate durante l’anno scolastico

GLI ORALI
La prova orale riguarda tutte le materie. E’ facoltativa la presentazione di una tesina, anche multimediale

IL VOTO
Il minimo per essere promossi è 60/100. Viene determinato dalla somma del credito scolastico, degli scritti, dell’orale e di un bonus di 5 punti che può essere assegnato dalla commissione in aggiunta al voto finale

IL DIPLOMA
Il certificato allegato al diploma attesta l’indirizzo e la durata del corso di studi. Diploma e certificato sono redatti in 4 lingue comunitarie


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Date: 17 Jun, 2002 on 07:40
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