Il 13 giugno, presso la sala Consiliare del Municipio Roma XII, è stata presentata al pubblico un'interessante proposta per il rilancio della formazione professionale giovanile e la riqualificazione socio culturale ed ambientale del quartiere Laurentino - Fonte Ostiense. Il progetto denominato "Insieme: per passare dal dire al fare", finanziato dalla Regione Lazio e diretto dall'Anapia - Lazio, vuole coinvolgere le scuole, le istituzioni locali e le principali associazioni culturali che operano nella zona. Dopo l'intervento introduttivo del dr Paolo Pollak - Presidente del Municipio, il progetto è stato presentato dal prof. Fernando Ciaralli - Presidente dell'associazione nazionale addestramento professionale industria agricoltura della Regione Lazio. Tre ore di suggestivi interventi autorevoli e testimonianze che hanno dato del quartiere Laurentino un'immagine inedita e confortante rispetto al passato. Il convegno, tenuto giovedì pomeriggio in via Silone, sapientemente gestito dalla prof. Francesca Contessi Sala - presidente dell'associazione Gocce verdi, sembra di fatto aver evidenziato l'esigenza di un maggiore coordinamento delle associazioni locali e l'auspicio della creazione di una sorta di "marketing territoriale", per rilanciare l'immagine del quartiere. Dopo il recupero del quartiere dal degrado, il volano primario per il rilancio sarebbe, secondo l'archeologo Alessandro Bedini del Ministero per i Beni e le attività culturali, il parco archeologico Laurentino acqua acetosa Ostiense, recentemente istituito dalla Regione Lazio a seguito di una proposta di iniziativa popolare. La manutenzione, il restauro, l'organizzazione di visite guidate e la valorizzazione del patrimonio culturale ed archeologico locale potrebbe assicurare decine di posti di lavoro nel settore. La realizzazione di un museo archeologico, presso il casale di S. Sisto, dovrebbe dare maggiore visibilità, al pubblico, dell'immenso patrimonio scoperto occasionalmente nei pressi del Laurentino nel 1976. Tutto il materiale archeologico ritrovato è attualmente conservato presso il Museo Nazionale Romano per restauro. I reperti del Laurentino dovrebbe risalire a "Politorium", una delle tre città sommerse dopo le distruzioni operate da Anco Marzio (IV re di Roma). Il dr. Pietro Viscardi - coordinatore del progetto Insieme ha concluso il convegno chiedendo un maggiore impegno delle realtà locali a contribuire fattivamente per costruire solidi legami tra insegnanti, studenti, famiglie ed istituzioni locali

LA SCHEDA
del convegno 13 giugno 2002
(archeologia, latinità e romanità)

"La civiltà sotto i nostri piedi". Il Laurentino e le origini di Roma".

Potrebbe tornare alla luce la città sommersa di Politorium nella Riserva Naturale Laurentino Acqua Acetosa, con la sua Civiltà, esempio per le generazioni future. Il patrimonio archeologico scoperto occasionalmente nel ྈ, nel quartiere Laurentino, appartenente ad una delle tre città "perdute", Ficana, Tellenae e Politorium, attuali Acilia, Decima, Malafede, Laurentino, distrutte da Anco Marzio, IV Re di Roma che, unite a quelle di Castel di Decima, Lavinium, Ardea e Satricum, saranno utili per la conoscenza della storia del Lazio, colmando quel vuoto a sud di Roma, dove romanità e latinità spesso appaiono confuse.