NUOVA TECNOLOGIA PER REALIZZARE RETI LOCALI A BANDA LARGA SENZA FILI

Albacom e Telecom lanciano «Wi-Fi»
Oggi l´assemblea di Blu. Monti: «Non è l´Ue a farla fallire»

ROMA - Nel mondo delle telecomunicazioni si è scatenata la concorrenza fra operatori in un nuovo settore, quello della «wireless-fidelity» (o «Wi-Fi»), che permette di realizzare reti a larga banda locali senza fili. La nuova tecnologia è già ampiamente utilizzata negli Stati Uniti ma pochissimo in Europa e finora in Italia era quasi passata inosservata, tranne una sperimentazione negli aeroporti di Roma e Milano. Adesso partono le offerte commerciali di due compagnie. Albacom dal 1° giugno lancia un'offerta per le aziende che permetterà di creare reti locali a larga banda, con una capacità di trasmissione pari a 11 Megabyte, su una frequenza di 2,4 GHz. Ci sono due offerte commerciali: «Alb Speed» e «Alb Dsl», la prima che comprende fonia, Internet e la nuova tecnologia Wi-Fi; la seconda solo Internet e wi-fi. Telecom Italia lancia sul mercato un´offerta analoga che si chiama «Alice Flash». Sia l'offerta di Albacom sia quella di Telecom costano circa 50 euro al mese. Albacom offrirà il servizio alle imprese, Telecom Italia sia alla clientela «residenziale» che a quella «business». Non è previsto per ora l'installazione di apparecchiature del genere per offrire il servizio Wi-Fi in luoghi ad altra frequentazione di pubblico. Per il momento, infatti, le frequenze a 2,4 GHz non sono state assegnate e non c'è una regolamentazione per il loro utilizzo. Bisognerà attendere le prossime settimane per sapere se il ministero delle Comunicazioni ne deciderà il libero utilizzo o avvierà l´assegnazione. Il direttore commerciale di Albacom, Emilio Frezza, in una conferenza stampa ha sottolineato che «la tecnologia Wi-Fi è nata per soddisfare esigenze di flessibilità nella realizzazione di reti locali» e ha ipotizzato che la tecnologia Wi-Fi, introdotta negli Usa a inizio 2001, raggiungerà i 5 milioni di clienti nel prossimo anno e un giro di affari di 5 miliardi di dollari nel 2005. Sempre in ambito di telecomunicazioni, oggi si terrà l´assemblea di Blu e si potrà sapere qual è la volontà degli azionisti dopo il pronunciamento del commissario europeo Mario Monti sull'attuale inopportunità del piano di cessione a Tim con successiva suddivisione degli asset fra la stessa Tim e Wind, Omnitel e H3g. Proprio da Monti è venuta ieri una precisazione, in merito al suo comunicato di venerdì scorso: è «fuorviante» affermare che la responsabilità di un eventuale fallimento di Blu sarebbe da attribuire alla Commissione Ue.