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La Convenzione dei Giovani Ue
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1. La Convenzione dei Giovani Ue
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da La Stampa
Lunedì, 27 Maggio 2002

La Convenzione dei Giovani Ue
In 210 dovranno scrivere la Carta ma per ora ne sono stati nominati 5

ROMA. Conto alla rovescia in tutta Europa per la designazione dei 210 giovani, provenienti dai ventotto Paesi che aderiscono alla Convenzione Europea, chiamati nel prossimo luglio a Bruxelles a partecipare ai lavori della «Convenzione dei Giovani dell'Europa». L'organismo voluto personalmente da Valery Giscard D'Estaing che dovrà fornire alla commissione dei padri costituenti europei da lui presieduta «la visione dell'Europa nella quale vorrebbero vivere fra 25 0 50 anni», in vista della stesura della nuova Costituzione europea. Le designazioni, sulla base di autocandidature selezionate dai membri della Convenzione Ue dei diversi Paesi e dalle Organizzazioni Giovanili Internazionali che hanno aderito alla proposta di Giscard, dovranno essere fatte entro il prossimo 5 giugno. Finora a Bruxelles, però, sono arrivati non più di cinque nominativi per i 210 seggi a disposizione. Con l'Italia che, ancora una volta, ha avuto un problema in più. Non esistono, infatti, organizzazioni giovanili italiane nel forum internazionale. Il risultato è che i giovani aspiranti eurocostituenti del nostro Paese (non meno di 18 anni compiuti, non più di 25) hanno avuto in queste settimane una sola strada per farsi avanti: contattare direttamente Giuliano Amato, Gianfranco Fini, Lamberto Dini, Marco Follini, Francesco Speroni o un altro connazionale che siede alla Convenzione Ue e trasmettere loro il proprio curriculum con correlata domanda. Possibilmente previo colloquio: per farsi conoscere almeno una volta. Il che non è stato e non è particolarmente agevole. «Il problema - assicurano alla Convenzione di Bruxelles, dove attribuiscono grande importanza al prossimo arrivo dei costituenti in erba - non è solo italiano ma di diversi Paesi. Siamo però certissimi che, alla fine, i delegati sapranno scegliere giovani all'altezza e motivati. E nulla vieta che, pure in assenza di un'organizzazione giovanile italiana internazionale, qualche italiano rientri comunque nelle indicazioni di organizzazioni di altri Paesi». AdnKronos


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Date: 27 May, 2002 on 07:53
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