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La tecnologia batte l´età e l´handicap
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1. La tecnologia batte l´età e l´handicap
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da La Stampa
Giovedì, 23 Maggio 2002

A BOLOGNA APRE EXPOSANITA´, LA BIENNALE SULLA SALUTE
La tecnologia batte l´età e l´handicap
Dall´auto elettrica alle cucine speciali, una serie di novità per migliorare la qualità della vita in ospedale e in casa

BOLOGNA - Il pretesto è una fiera. Lo scopo, puntare i riflettori per quattro giorni (22-25 maggio) sui temi più attuali e, in alcuni casi, controversi, del caleidoscopico mondo della salute. Exposanità, mostra biennale giunta al tredicesimo appuntamento a Bologna, «parla» di tecnologie, ma anche della «persona» malata; di novità in sala operatoria, ma anche di umanizzazione del comfort alberghiero in ospedale; della gestione nelle strutture sanitarie, ma anche dell´importanza di una diversa concezione della luce nelle corsie; del rapporto tra pubblico e privato, ma anche degli anziani e dei loro, spesso ignorati bisogni. La rassegna, inaugurata ieri da Mario Falconi, segretario nazionale dei medici di medicina generale (Fimmg), percorre due filoni: quello dei prodotti esposti e quello dei contenuti, trattati nei meeting in programma. Sul piano dei prodotti, risalta la grande attenzione dedicata al mondo dell´handicap e dell´età anziana. Curioso, ad esempio il prototipo, messo a punto dalla facoltà di ingegneria dell´Università di Bologna, di un´auto elettrica (autonomia di 60 km. e velocità massima di 45) che consente al disabile di accomodarsi alla guida stando seduto sulla propria carrozzina, dopo aver azionato un portellone posteriore con il telecomando. Sempre in tema di mobilità, grande interesse tra i visitatori per la Lancia Thesis nell´inedita versione per disabili. La sensibilità al mondo dei più sfortunati è dimostrata anche dalla partecipazione alla fiera di grandi ditte nel settore delle cucine che, per la prima volta, presentano una linea di «design for all», ossia per persone portatrici di handicap, ma anche per quelle che non lo sono, secondo il principio dell´utenza ampliata che si sta facendo strada nell´ industria italiana: se una cosa può essere utile a chi ha difficoltà di movimento, a maggior ragione, sarà vantaggiosa per gli altri. Nel campo delle tecnologie, particolare cura è riservata alle apparecchiature di sicurezza in sala operatoria, in terapia intensiva e in rianimazione. Il punto focale della mostra è sempre il malato. In fiera trovano spazio, infatti, proposte interessanti su come rendere più accettabile la sua permanenza in ospedale. Un´idea, realizzata da una ditta in collaborazione con la Casa dei risvegli degli amici di Luca, si basa, ad esempio, sull´importanza della luce come supporto nei ritorni dal coma. Luce che trasforma l´ambiente asettico ospedaliero - invece dell´odioso e tremolante neon - in uno spazio più distensivo ed è, al tempo stesso, parte integrante della terapia. In 77 convegni, a margine dell´evento fieristico, si spazia anche su argomenti scottanti, come il rapporto tra le strutture pubbliche e quelle private. «Un tema - commenta il responsabile di Exposanità, Piero Proni - che abbiamo voluto fortemente, perchè si teme che il pendolo possa passare dal "tutto pubblico" al "tutto privato". Il nostro scopo, infatti, è scoprire in che cosa il privato possa risultare migliore del pubblico e fare in modo di utilizzare le competenze del primo senza che il secondo debba abdicare ai suoi indispensabili ruoli di indirizzo e controllo». Proni mette in guardia sul rischio che, «attraverso regolette e altro», si scalzi del tutto l´assistenza pubblica. «Il gioco potrebbe essere semplice - insinua -: ridurre il finanziamento alle strutture pubbliche porterebbe all´aumento del ricorso a polizze private. Non vorremmo finire come in America, dove 50 milioni di persone non si possono permettere la polizza assicurativa, troppo cara, ma non sono abbastanza povere per poter contare sull´assistenza pubblica».

Daniela Daniele


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Date: 23 May, 2002 on 08:12
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