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La riforma dei servizi segreti comincia con un sito Internet
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1. La riforma dei servizi segreti comincia con un sito Internet
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da La Stampa
Mercoledì, 8 Maggio 2002

PRESENTATO DA FRATTINI: DARA´ PIU´ TRASPARENZA AGLI 007
La riforma dei servizi segreti comincia con un sito Internet

ROMA - Qualche giorno fa il ministro Franco Frattini aveva annunciato la riforma dei servizi segreti. Ieri s´è trascinato dietro i due direttori di Sisde e Sismi, Mario Mori e Nicolò Pollari, visibilmente a disagio di fronte alle telecamere, per illustrare in pubblico il nuovo sito degli 007 italiani (www.serviziinformazioneesicurezza.it) che segna indubbiamente una svolta nella comunicazione di un mondo per definizione oscuro e silenzioso. «Ma che non dev´essere ritenuto più, per principio, fonte di tutti i mali, negativo e dietro tutti i misteri italiani». Riforma dei servizi segreti e strategia di immagine procedono affiancati. Lo spiega lo stesso ministro: «Nel momento in cui noi decidiamo di dare un grande potere ai servizi segreti, cioè quello di violare i diritti dei cittadini, naturalmente nei casi prescritti dalla legge, facciamo un grande salto culturale. Negli altri paesi questo è già avvenuto e quindi è ora che accada anche in Italia. Ma allo stesso tempo non possiamo permetterci che gli italiani non siano informati di chi sono e che fanno i nostri agenti segreti. La missione che abbiamo affidato a questo sito è far capire che si sta combattendo il terrorismo. E anche certe minacce che ancora non si sono palesate come il bioterrorismo». Gli eredi del famigerato Sid, dunque, che effettivamente per tanti anni sono stati considerati la sentina di tutti i guai italiani, passano alla tecnologia e alla telematica. Tra qualche tempo attiveranno persino la posta elettronica, le e-mail, per ricevere i curriculum degli aspiranti agenti segreti e anche - perché no? - qualche utile segnalazione. Ma altrettanto ovviamente si attiveranno anche gli hacker. «Siamo pronti», dicono i tecnici segreti, un po´ spavaldi. Ma poi a mezza voce qualcuno ricorda che persino la gigantesca Cia fu vittima di una beffa via Internet. E quindi, entrati nel grande nuovo gioco della rete, qualche incidente va già messo in conto. Per il momento, il sito che ieri s´è visto in anteprima al Forum della Pubblica Amministrazione in corso a Roma, dà poco: le biografie dei responsabili, le relazioni al Parlamento, le proposte di legge in materia di spionaggio, le edizioni digitali della rivista del Sisde e poi tanta, anzi tantissima, «letteratura e intelligence» oppure «cinema e intelligence». Se il sito dei servizi segreti, insomma, non dà informazioni sulle operazioni degli 007 italiani - «E non potrebbe mica, che vi aspettavate?», ridacchia Frattini -, una visita tra le pagine è illuminante per capire la cultura che si respira nei quartieri generali dei nostri servizi segreti. Si cibano voracemente di «spy stories». Dice il prefetto Mori: «Anche noi, come i servizi esteri, esaminiamo e ci documentiamo su tutto ciò che viene pubblicato e girato in materia. Film, libri e articoli... Tutta la bibliografia e cinematografia che indichiamo è in nostro possesso e la conosciamo bene. Molte volte, andando a ritroso, si trovano informazioni che ci illuminano». Gli fa eco Frattini: «Se ci si trovano delle buone idee, che male c´è ad ispirarsene?». Assieme al sito Internet, che è rivolto al grande pubblico, la nuova stagione dei servizi segreti prevede anche la nascita degli addetti stampa. Spiega Fernando Masone, direttore del Cesis: «I tempi ormai sono maturi: c´è esigenza di precisione. Riteniamo che sia assolutamente necessario istituire un portavoce. In molti casi sarebbe utilissimo, per sopire sul nascere false notizie o distorsioni. Ma se i servizi segreti non hanno voce diventa troppo facile addebitarci qualsiasi nefandezza». In ultimo, però, il ministro Frattini ha ancora un messaggio da inviare, rivolto al mondo politico: «La riforma dei servizi segreti è tema troppo delicato per farla a colpi di maggioranza. Vedo che le prime reazioni delle opposizioni sono equilibrate. Alcuni problemi saranno superati quando leggeranno il testo del disegno di legge. Sul resto, vedremo nella discussione».

Francesco Grignetti


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Date: 08 May, 2002 on 08:52
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