La strage a Erfurt nel Gutemberg Gymnasium
Germania: ex allievo spara in un liceo, 18 morti

Un ragazzo fa irruzione nella scuola e spara su studenti e insegnanti. Morti 14 professori. Il killer si è ucciso

ERFURT (GERMANIA) - Un ex allievo di un liceo di Erfurt, in Germania, ha fatto irruzione nella sua ex scuola e ha aperto il fuoco. Il bilancio della strage è di 18 morti, di cui 14 professori, due studentesse e una poliziotta. Almeno sei studenti sono rimasti feriti. Il killer, successivamente, vistosi braccato dalla polizia, si è ucciso.

EX ALLIEVO- Una strage senza precedenti in Germania dalla Seconda guerra mondiale. Il più sanguinoso massacro in una scuola mai avvenuto in Europa: l'ex allievo, espulso di recente, ha fatto irruzione armato nel liceo Gutemberg di Erfurt, nella Germania Orientale, e ha ucciso diciassette persone prima di togliersi la vita. Le sue vittime sono quattordici insegnanti, due studentesse dell'istituto secondario e una poliziotta, dieci uomini e sette donne in tutto. Almeno sei studenti sono rimasti gravemente feriti, mentre molti altri sono stati ricoverati in stato di shock. In un primo tempo, si era pensato che fossero due gli autori del gesto, ma una volta terminata l'operazione gli agenti hanno appurato che il bagno di sangue è stato opera di una sola persona, un ragazzo di 19 anni. Per sicurezza, hanno comunque avviato ricerche in tutta la zona in cerca di eventuali complici.

I FATTI - Tutto è cominciato intorno alle 11. Il ragazzo è entrato nella scuola, a quanto sembra con una maschera sul viso, armato di fucile a pompa e pistola e ha ucciso subito quindici persone sparando all'impazzata. Un testimone ha riferito invece di avere visto il giovane sedersi a una banco mentre iniziava un compito in classe di matematica e aprire il fuoco solo dopo. Poi si è barricato in una classe con una trentina di allievi: i ragazzi hanno richiamato l'attenzione degli agenti accorsi subito sul posto facendo sventolare da una finestra uno striscione con su scritto: «Aiuto». La maggior parte dei circa 750 studenti del Gutenberg, tutti tra i 10 e i 19 anni, era riuscita a fuggire subito dopo l'inizio della sparatoria.
All'irruzione delle teste di cuoio, l'ex allievo ha sparato di nuovo poi si è chiuso in una stanza e si è ucciso. «Si è tolto la vita probabilmente quando ha capito di non avere più scampo», ha dichiarato il capo della polizia di Erfurt, Manfred Grube. Il capo della polizia, visibilmente commosso, ha raccontato che i corpi delle vittime sono stati trovati sparsi in tutto l'edificio, nelle classi e persino nei bagni: «Uno spettacolo terribile», ha dichiarato.

APPROVATA UNA LEGGE PER LIMITARE IL POSSESSO DI ARMI - Il cancelliere tedesco Gerhard Schroeder ha dichiarato di essere «sconcertato» da quanto accaduto e ha annullato un comizio elettorale in programma per domani. La strage segue di appena due mesi quella compiuta vicino a Monaco da un altro ex studente che uccise tre persone e si suicidò, sempre per un dissidio risalente ai tempi della scuola. Poche ore dopo il massacro di Erfurt, il parlamento tedesco ha approvato una legge, il cui esame era già in calendario, che rafforza ulteriormente le già severe leggi che disciplinano il possesso di armi. Secondo la polizia, in Germania ci sono dieci milioni di armi legalmente denunciate, ma si ritiene che ne circolino illegalmente almeno il doppio. Per la maggior parte, si tratta di armi di contrabbando che giungono dai Paesi dell'ex blocco sovietico.

26 aprile 2002