Già quattro persone sono morte, trenta i casi sospetti
Il governo invita alla cautela ma esclude "l'epidemia"

Un virus killer spaventa la Grecia
Allarme anche per un gruppo di studenti siciliani in gita

ATENE - La paura di un'epidemia provocata da un virus-killer scuote la Grecia e arriva anche in Italia. Il virus che provoca l'infezione della membrana cardiaca e degli stessi tessuti del cuore, detta miocardite, ha provocato 4 morti e trenta casi sospetti nella penisola ellenica e un grande allarme tra i genitori di un centinaio di studenti degli istituti superiori di Agrigento da alcuni giorni in gita scolastica in Grecia. I ragazzi, però, non sembrano in condizione di rischio e non anticiperanno il rientro a casa.

Ma il vero allarme si registra in Grecia. Il governo ha deciso di anticipare a oggi la chiusura delle scuole e università per le vacanze della Pasqua ortodossa, che avrebbero dovuto iniziare lunedì. Annunciando il provvedimento, il ministro della sanità greco Alekos Papadopoulos ha detto che il numero elevato di casi ha fatto nascere il timore di un'epidemia, ma ha specificato che le misure hanno puramente uno scopo precauzionale. Ma migliaia di persone si sono messe in fila agli ospedali denunciando sintomi influenzali. Esattamente la forma sotto la quale si manifesta il virus.

Nel frattempo un nuovo caso è stato certificato oggi a Iraklion, a Creta, dove, 20 giorni fa, c'erano stati i primi due decessi. Inoltre una donna di 37 anni originaria di Volos nella Grecia centrale è morta oggi ad Atene, con sintomi sospetti, ma non c'è certezza che si tratti di miocardite.

Sul fronte della il governo ha consigliato di usare massima cura nelle misure igieniche e particolare cautela nella preparazione del cibo e di evitare spazi ristretti ed affollati. Il tutto mentre proseguono i test medici al centro per il controllo delle malattie di Atene per avere la certezza che le infezioni delle persone morte per la miocardite siano state scatenate proprio da questo agente patogeno, che si trasmette attraverso contatto fisico.

Il governo greco comunque cerca di non creare allarmismi. Il portavoce Christos Protopappas, continua a negare che si possa parlare di un'epidemia. Ma intanto la paura è arrivata anche a Cipro, dove molte scuole hanno deciso di rimandare le gite di Pasqua in Grecia in programma per la settimana santa, mentre le autorità hanno detto di non sapere se cancellare le gite di circa 600 studenti liceali ciprioti che avrebbero dovuto giungere in Grecia tra domani e dopodomani.

(24 aprile 2002)