PER MIGLIORARE LA VIVIBILITA´ LA GENTE E´ DISPOSTA A PAGARE MAGGIORI TASSE

Un sogno fatto di città verdi e sicure
Sondaggio dei Comuni: «Si chiedono servizi più efficienti»

ROMA - Pur di sentirsi sicuri in casa e in strada gli italiani sono disposti persino a pagare più tasse. Da un´indagine, commissionata dall´Anci e dall´Unione province italiane all´Swg emerge l´identikit del cittadino alle prese con i problemi di vivibilità dei centri urbani, pronto a mettere mano al portafoglio per aiutare Comuni e Province ad aumentare la qualità dei servizi (70%), viabilità (67%) e sicurezza (65%). INTERVENTI URGENTI. Al primo posto delle priorità ci sono i servizi: per anziani e giovani, ma anche per i bambini. Seguono gli impegni per traffico e viabilità, con richieste di investimenti in trasporto pubblico e infrastrutture viarie. Grande attenzione viene rivolta ad ambiente,verde pubblico e pulizia della città. Gli italiani, come rivela la ricerca Anci sulla qualità della vita presentata ieri a Roma, mettono in cima all´agenda degli amministratori locali anche una maggiore partecipazione dei cittadini alle scelte più rilevanti. Una città è considerata vivibile quando offre servizi efficienti (36%) e opportunità per i giovani (33%) e si prende cura degli anziani (23%). CONFERME E NOVITÀ. Coinvolgere i cittadini, accrescere il senso civico, intervenire su traffico e inquinamento, investire su sicurezza e giovani: queste le attese e le priorità nella penisola. Se era prevedibile il primo posto in graduatoria del tema della sicurezza, la novità è rappresentata dalla voglia di protagonismo e di partecipazione alle scelte pubbliche. Gli italiani mostrano di essere fortemente legati al Comune, hanno fiducia nel sindaco e nell´amministrazione municipale. Da Regione e Provincia, in pieno spirito federalista, si aspettano tutela e adeguate informazioni sulle iniziative e le attività messe in cantiere. Sotto il profilo della partecipazione vengono richieste forme dirette di coinvolgimento nella vita delle città. L´indagine individua alcuni mutamenti negli orientamenti del Paese. Il federalismo e la sussidiarietà stanno entrando nella vita quotidiana e gli italiani chiedono di essere maggiormente informati e ascoltati, non per esprimersi sulle scelte già assunte dagli enti, ma per concorrere alla determinazione degli indirizzi. NO AI REFERENDUM. Tra gli strumenti di partecipazione, vengono lasciati all´ultimo posto i referendum. Il risveglio della voglia di partecipare affiora anche dall´importanza che viene assegnata dai cittadini al senso civico,ritenuto uno dei fondamenti della qualità della vita. E ciò ha come conseguenza la riappropriazione dell´identità urbana e della spinta alla responsabilità. Per gli intervistati i principali nemici sono il traffico, l´ inquinamento e l´emarginazione sociale. Il tema della vivibilità si coniuga alla voglia di futuro e di città a misura di persona. Non per tutti i servizi, però, gli italiani sono disposti ad un maggiore esborso. Non lo sono per acqua, gas, elettricità, rifiuti e opere pubbliche. Sono pronti invece, ad assumersi parte dell´onere per i servizi sociali, per interventi su strade e viabilità, per la vigilanza del territorio. Non disdegnano neppure di contribuire per il verde pubblico e la pulizia della città. MAGGIORE AUTONOMIA. «Il concetto di vivibilità - precisano i ricercatori - è strettamente legato a quello di facilità di vita, quindi a servizi efficienti e ad una diminuzione del traffico».Gli enti locali, per andare incontro a tali richieste, intendono rilanciare una strategia di tutte le autonomie locali con una piattaforma unitaria. L´occasione sarà offerta dalla seconda edizione dagli Stati Generali delle amministrazioni locali che si terranno a Rimini dal 10 al 13 aprile. Leonardo Domenici, presidente dell´Anci, spiegando il significato dell´iniziativa, ha ribadito la difficile situazione degli enti locali. «I comuni - sottolinea - sono la struttura portante dello Stato, il sindaco è il rappresentante istituzionale che più di altri incarna il rapporto diretto con i cittadini».

Giacomo Galeazzi