da Il Corriere della Sera
Martedì, 26 Marzo 2002 Maggioranza divisa sul confronto con Cgil, Cisl e Uil. Fini vuole un chiarimento, oggi incontro tra gli alleati
Scontro governo-sindacati, salta il vertice
Sul terrorismo Cofferati chiede le scuse di Berlusconi per le accuse di Bossi, Martino e Sacconi. La risposta giudicata insufficiente Ciampi: «Non seminate odio, le manifestazioni sono il sale della democrazia». Il leader leghista: brigatisti figli di proteste esasperate
Non si placa lo scontro fra il governo e i sindacati dopo la manifestazione di sabato a Roma. Cofferati e i sindacati. Il segretario della Cgil, Sergio Cofferati, aveva chiesto le scuse del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, sulle accuse di contiguità con il terrorismo lanciate dai ministri alle Riforme istituzionali, Umberto Bossi, e alla Difesa, Antonio Martino, insieme con il sottosegretario al Lavoro, Maurizio Sacconi; la precisazione di Palazzo Chigi ha tuttavia lasciato insoddisfatto il sindacato («Si tratta di una risposta insufficiente»). Niente vertice. Unite nel no a sedersi al tavolo con le parti sociali, come invece aveva chiesto l’esecutivo, oltre alla Cgil anche Cisl e Uil.
Maggioranza agitata. Nervosismo nel Polo, con il leader di Alleanza nazionale e vicepremier Gianfranco Fini che vuole un chiarimento con gli alleati: oggi vertice di maggioranza. Il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, ha rilanciato le sue accuse: «I brigatisti sono figli di un’esasperata protesta sindacale fatta di menzogne nelle fabbriche, sui giornali e alla televisione». Ma il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, ammonisce: «Non seminate odio, le manifestazioni pacifiche sono il sale della democrazia».
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