SCUOLA Intervento del ministro all'Assemblea nazionale degli istituti cattolici. E oggi sotto esame le leggi regionali

«Piena attuazione alla legge di parità»

Moratti alla Fidae: continuiamo nel cammino intrapreso. Risorse per materne e handicap
Il saluto di monsignor Nosiglia ai presenti Il presidente padre Perrone: garantire alle famiglie la libertà di scelta
Pier Luigi Fornari

Roma. Il governo intende «dare piena attuazione alla legge di parità». Lo ha affermato il ministro per l'Istruzione Letizia Moratti intervenendo all'assemblea nazionale della Fidae. «Il cammino è iniziato», ha aggiunto il ministro, sottolineando che «la libertà di scelta delle famiglie è fondamentale». In particolare la Moratti ha assicurato che «entro il 2002 tutte le scuole elementari non statali, che ne hanno fatto domanda, saranno rese paritarie». Un altro impegno del ministro è quello di dare pari dignità e investimenti alla formazione professionale come è già avvenuto in altri Paesi europei. Per il ministro si tratta di applicare una legge di parità che già c'è e che pone sullo stesso piano di dignità, in un sistema pubblico integrato, le scuole statali e quelle non statali. «Il governo - ha evidenziato - ha varato per i prossimi anni un piano di interventi strutturali teso a rafforzare il sistema nazionale integrato».
«Il vostro ruolo è importantissimo nel nostro sistema di scuola - ha aggiunto rivolgendosi ai rappresentanti delle scuole cattoliche - la vostra testimonianza di educatori è quella di cui maggiormente oggi la scuola ha bisogno. La scuola deve riappropriarsi del valore dell'educazione. Nel ddl di riforma c'è l'architettura di un progetto che va riempito di contenuti, che non possono che essere quelli dei principi e valori che, nel rispetto delle varie culture, educhino i ragazzi a essere liberi e responsabili». «Oggi - ha detto ancora il ministro - è dilagante la mancanza di responsabilità individuale nei giovani quindi la scuola deve essere più rigorosa». Secondo la Moratti, inoltre, la figura del preside non deve essere tanto quella di «manager» ma di «dirigente di una comunità».
L'assemblea nazionale della Fidae 2002 sul tema «una scuola cattolica in dialogo col territorio», è stata aperta da un saluto di monsignor Cesare Nosiglia, che ha sottolineato l'urgenza del raggiungimento di una piena parità. A questo proposito il presidente della Fidae Padre Antonio Perrone ha rilevato: «Siamo in attesa di quella piena attuazione che consenta ai genitori di fare la libera scelta della scuola senza condizionamenti». Invece secondo Padre Perrone «la parità dal punto di vista giuridico sta camminando in modo costruttivo sul piano delle interpretazioni della legge già approvata nella scorsa legislatura». Il riferimento del presidente della Fidae è al cammino fatto dalla commisione apposita attraverso circolari o risposte di chiarificazione, un lavoro iniziato con il centrosinistra e proseguito con l'attuale maggioranza.
Intervenendo successivamente in una tavola rotonda, Giovanni Manzini del Ppi-Margherita ha affermato: «Forse sarebbe bene che i politici, a cominciare dalla maggioranza, litigassero meno sulle architetture e si concentrassero più sui contenuti». In un messaggio all'assemblea, Giuseppe Valditara di An ha messo in evidenza la prospettiva ideale che ha portato il governo a realizzare «la salvaguardia dell'identità della scuola elementare, la valorizzazione della scuola media, l'alternanza scuola-lavoro, in particolare negli istituti professionali, la conservazione del quinto anno delle scuole superiori». Nella mattinata di oggi l'assemblea proseguirà con un confronto sulle leggi regionali sul diritto allo studio. Uno scenario che secondo la Fidae «disegna non solo un nuovo profilo di scuola più autonoma, più flessibile, più integrata, ma anche una rete di rapporti nuovi tra le stesse scuole, tra scuole e istituzioni, tra scuole e territorio».

Pier Luigi Fornari