«L'educazione ritorni al centro»

Richiedei: l'aumento dei genitori? Una garanzia per tutti
Documento unitario delle tre componenti del nuovo organismo
Enrico Lenzi

Milano. «Quella proposta al vaglio della Camera ha il pregio di mettere al centro degli organi collegiali l'utenza, cioè le famiglie. Un principio che va difeso». Non ha dubbi Giuseppe Richiedei, neo coordinatore del Forum nazionale della associazioni dei genitori presso il ministero dell'Istruzione. E con lui anche le tre associazioni accreditate presso il Forum: Associazione Italiana Genitori (Age), l'Associazione genitori scuole cattoliche (Agesc) e Coordinamento dei genitori democratici (Cgd). «Un organismo importante dove finalmente i genitori possono far sentire la propria voce e soprattutto che valorizza l'associazionismo davvero rappresentativo, visto che tra i requisiti richiesti c'è l'obbligo di presenza in almeno 4 Regioni e una base minima di tesserati di diecimila soggetti». E la soddisfazione per il testo di riforma non si ferma all'enunciazione del principio, ma si estende alla constatazione che all'interno degli organi collegiali d'istituto la componente dei genitori vede aumentare la propria consistenza. Dunque tutto bene? «Fatto salvo il principio - risponde Richiedei - nel provvedimento in discussione ci sono quattro punti su cui, come Forum dei genitori, chiediamo di intervenire con qualche modifica».
A non piacere è, per esempio, la scelta di far presiedere il futuro consiglio della scuola al dirigente scolastico e non più a un genitori come avviene nell'attuale consiglio d'Istituto. «Al dirigente compete già la responsabilità di gestione e di coordinamento - spiega Richiedei - e sarebbe meglio evitare un ulteriore incarico». Insomma un'eccessiva concentrazione di poteri e compiti in un'unica figura.
Il secondo punto sottolineato dai genitori non è una critica, bensì una richiesta. «La rappresentanza di genitori e studente - spiega Richiedei - deve essere paritetica rispetto a quella di tutto il personale scolastico. In questo modo risulta equilibrato il rapporto tra coloro che offrono il servizio e coloro che lo ricevono». Un rapporto paritetico anche per evitare che «una componente scolastica prevarichi le esigenze legittime dell'altra». Dunque il Forum dei genitori si schiera in difesa del rapporto paritetico tra genitori (e studenti alle superiori) e «tutto» il personale scolastico, e «non solo con i docenti» precisa ancora Richiedei.
E sempre la preoccupazione di «evitare sbilanciamenti in favore dell'una o dell'altra parte» caratterizza anche la terza osservazione che le associazioni dei genitori fanno a proposito della composizione del nucleo di valutazione dell'istituto. «Forse sarebbe meglio che fosse composto da due genitori, due docenti e un esperto esterno e all'interno di questa cinquina scegliere il presidente, invece di affidare subito la guida al genitore garante dell'utenza».
Infine una perplessità sulla presenza all'interno del futuro consiglio della scuola di un rappresentante degli Enti locali. «Una presenza - commenta il coordinatore del Forum, Richiedei - che contrasta con il potenziamento dell'autonomia didattica e educativa delle scuole. Istituti che tra l'altro dovrebbero essere in grado di porsi in rapporto dialettico con l'Ente locale gestore della scuola». Aver ipotizzato una sua presenza come undicesimo componente del consiglio della scuola, di fatto, lo pone come potenziale ago della bilancia tra «le componenti scolastiche».