Un software per spiare qualunque computer
i risultati per e-mail. Lo utilizzano l´Fbi ma anche aziende e mariti gelosi

NEW YORK - ATTENZIONE: state vivendo in una casa dalle pareti di vetro. Se tra le vostre abitudini di lavoro o di svago c'è l'uso di un computer, ogni mossa è spiata e registrata. Ora che lo sapete, tornate pure a giocare col vostro solitario preferito durante le ore d'ufficio, spedire documenti personali con l'e-mail della compagnia, scrivere lettere d'amore con la vostra tastiera, e magari spiare qualche sito pornografico mentre vostra moglie sta dormendo. Quando lei, o i vostri capi si sveglieranno, potranno leggere la lista delle malefatte con un semplice click del mouse. Per i cybernauti più accaniti, questa storia non è una novità. Già nel 1995, prima di essere arrestato dall'Fbi, il principe degli hacker Kevin Mitnick era riuscito a copiare i numeri di 20.000 carte di credito, soffiandoli all'archivio sbadato del Netcom On-Line Communications Service. La differenza è che dieci anni fa queste imprese erano un territorio riservato ai maghi del computer, mentre adesso anche una nonna del Wyoming può controllare ogni respiro digitale, investendo 100 dollari in un semplice programma già pronto all'uso.
Il software, a scanso di equivoci, si chiama Investigator. Lo ha creato Richard Eaton, un uomo di 48 anni che vive con la moglie e due figli a Kennewick, vicino Seattle. Lo sua storia, volendo esagerare, ricorda da lontano quella di Bill Gates. Richard infatti ha completato a fatica il liceo, e non si è mai avventurato all'università. Però aveva una passione naturale per i computer, e nel 1993 si mise a scrivere un programma per trovare e riparare le «cimici» nel suo sistema. Da li nacque l'idea di preparare un software per lo spionaggio digitale, che è apparso sul mercato nel 1997. Ora è stato potenziato in una vera e propria macchina da guerra, accessibile per chiunque entri nel sito della sua azienda a conduzione familiare, «Winwhatwhere.com.».
Investigator registra ogni tasto premuto, ricordando qualunque cosa scrivete col computer. Conserva la schermata delle pagine Internet visitate, archivia le sessioni nelle chat line, si attiva secondo parole chiave predeterminate, e adesso fa anche la foto a chi sta seduto davanti al video.
Quindi spedisce tutta la documentazione via e-mail, all'indirizzo segreto che gli avete dato. Per installarlo non è necessario avere un accesso diretto al computer, perchè s'intrufola nel sistema anche via posta elettronica. Una volta entrato, cambia costantemente nome e posizione, per non farsi scoprire. Con queste caratteristiche, non è strano che abbia attirato l'attenzione dell'Fbi. Il Federal Bureau of Investigation, infatti, ha usato Investigator per incastrare un hacker russo, e poi una versione simile per arrestare il boss mafioso Nicodemo Scarfo Jr. Eaton però ha già venduto oltre 200.000 copie del programma, che non è finito solo nelle mani dell'Fbi, ma anche in quelle di parecchie aziende, e di qualche coniuge geloso.
«Io - si difende Richard - fornisco solo un martello. Poi chi lo acquista può usarlo per piantare chiodi, oppure per menare il suo cane». Sarebbe bello credere che il fenomeno sia limitato a 200.000 pazzi, agitati da un programmatore solitario di Seattle, che per altro dice di amare la privacy e definisce «orribile» la sua creatura. Ma non è così. Questa settimana, ad esempio, la Microsoft ha dovuto ammettere che il suo software Media Player registra tutto quello che gli utenti vedono e sentono, creando una lista con le loro abitudini.