SCUOLA, OGNI ISTITUTO AVRA' UN GENITORE 'GARANTE'

Roma, 21 feb. - (Adnkronos) - Ogni istituto avra'' il proprio ''''garante dell''utenza'''', ruolo che sara'' ricoperto dal genitore che avra'' ottenuto il maggior numero di preferenze; un Consiglio di SCUOLA presieduto dal dirigente scolastico; un nucleo di valutazione di istituto guidato dal genitore garante ed esperti esterni, senza diritto di voto, consultabili a discrezione di ogni singolo istituto. Sono queste le principali novita'' della versione definitiva del disegno di legge di riforma degli organi collegiali, approvata oggi dalla commissione Cultura della Camera e che approdera'' in aula i primi di marzo.

La commissione ha eliminato nel suo testo il Consiglio di amministrazione, che diventa Consiglio della SCUOLA, cosi'' come ha eliminato la presenza all''interno del Consiglio di tre esperti esterni con diritto di voto, due dei punti che nel testo originario avevano sollevato diverse polemiche.

Soddisfatta la maggioranza, mentre l''opposizione contesta il provvedimento definendolo ''''un gran pasticcio". ''''Un pasticcio - ha detto Alba Sasso, parlamentare dei Ds e membro della commissione Cultura alla Camera - che non aiuta le scuole ad organizzare la loro attivita''. Il testo uscito dalla commissione si basa su una filosofia di SCUOLA che non ci piace. In cui c''e'' qualcuno che decide, cioe'' il dirigente scolastico, mentre i docenti hanno un ruolo marginale''''. Secondo la parlamentare diessina ''''la maggioranza vuole una SCUOLA con un amministratore delegato, comunque lo chiamino, dove i genitori, sia pure in numero maggiore sono solo utenti, il che significa svilire la loro funzione di responsabilita'' e condiziona la liberta'' di insegnamento''''. Nella riforma approvata oggi ''''c''e'' confusione tra funzioni di indirizzo e governo della didattica. Nell''equilibrio complessivo -ha concluso- sembra un gran frullato''''.

Il presidente della commissione Cultura Adornato, illustrando i punti principali del provvedimento, ha spiegato che le parole chiave del ddl sono semplicita'', liberta'' e responsabilita''.

''''Siamo giunti ad un testo definitivo -ha detto Adornato- che e'' un ottimo testo. Abbiamo creato una legge orientata a criteri di semplicita'''''', ha sottolineato il presidente della commissione spiegando che le modifiche adottate dalla maggioranza, sono state frutto anche delle audizioni fatte in commissione. Secondo Adornato nel nuovo testo ''''c''e'' uno snellimento della formulazione legislativa, che si limita a definire gli organi essenziali. Una semplicita'' che -secondo il parlamentare- corrisponde all''autonomia scolastica. Su molte delle materie, infatti, ci si rimette alle decisioni degli istituti''''. La nuova versione degli organi collegiali, ha aggiunto ancora Adornato, ''''e'' anche orientata ad un criterio di liberta'' e responabilita'' nella gestione quotidiana della SCUOLA''''.

Il presidente della commissione Cultura ha poi spiegato che il Consiglio di SCUOLA sara'' presieduto dal dirigente scolastico ''''che peraltro, e'' l''unica persona chiamata dallo Stato a rispondere personalmente e puo'' anche essere licenziato e rispondere con sanzioni amministrative. D''altro canto-ha aggiunto- non c''e'' ente al mondo che non sia presieduto da chi lo dirige. Abbiamo comunque creato un equilibrio tra le varie componenti scolastiche''''.

Tra i compiti del garante dell''utenza, ha quindi sottolineato Adornato, vi e'' anche la possibilita'' di chiedere la convocazione del Consiglio di SCUOLA. Sara'' comunque il collegio dei docenti ad elaborare il piano di offerta formativa mentre i tre esperti esterni, previsti nell''originario Cda, oggi Consiglio di SCUOLA, e'' lasciata ad ogni singolo istituto la facolta'' di consultarli, anche in modo permanente, ma senza diritto di voto all''interno del Consiglio. Ogni singola SCUOLA si dotera'' quindi di un proprio regolamento sulla base dei principi contenuti nella legge.