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Cattedre tagliate, lacrime e sangue I sindacati: “Vogliamo una deroga”
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da Repubblica - Bari
Giovedì, 21 Febbraio 2002

Cattedre tagliate, lacrime e sangue I sindacati: “Vogliamo una deroga”

Lunedì Cgil, Cisl e Uil decideranno la strategia di protesta contro la decisione. La Gilda: “Peggiorerà ancora la qualità”

di Sara Strippoli

Meno 744 in tutta la Puglia, con la previsione di una nuova girandola di cattedre e domande di trasferimento per i docenti dichiarati in esubero. E con la lista di attesa dei precari destinata inevitabilmente ad allungarsi. Non erano così fuori misura le previsioni della Cgil , che nei giorni scorsi aveva calcolato la dimensione dei tagli sulle cattedre per l’anno scolastico 2002-2003. Anzi. I conti interni avevano fatto arrestare il pallottoliere del sindacato su un 700 tondo tondo. Invece a quella cifra si devono aggiungere altri 44 posti decurtati. Dopo il comunicato ministeriale, si avviano dunque le operazioni per definire dove e in che misura si abbatterà la scure ministeriale nelle cinque province pugliesi. Nelle scuole superiori, le tabelle nelle mani del direttore scolastico Giuseppe Fiori indicano un meno 363, meno 200 è invece il numero negativo previsto per le elementari. Il risultato della sottrazione, 181 posti, è la cifra di riferimento per le medie inferiori.
Ovvio che in un clima dove le contestazioni spaziano dai contenuti della riforma alle ottimizzazioni di tipo economico, le reazioni non tardino a farsi sentire. I sindacati confederali – oggi convocati dal direttore scolastico regionale per un incontro che si protrarrà anche nella mattinata di venerdì – annunciano battaglia, dichiarando la loro intenzione di trasformare la manifestazione prevista per il 9 marzo in una giornata di sciopero. A Bari, intanto, i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil Enrico Panini, Daniela Colturali e Massimo Di Menna, avranno occasione di decidere strategie e modalità di protesta in un confronto ravvicinato che si svolgerà lunedì all’hotel Ambasciatori di via Omodeo 51. “La scuola che verrà: pubblica, laica, pluralista e di qualità”, è il titolo del convegno che ha riunito nel capoluogo pugliese i vertici dei confederali della scuola. In questo clima di continua allerta, però, il meeting sul ruolo delle rappresentanze sindacali all’interno della scuola costituirà un’opportunità per discutere dei problemi insoluti della scuola pugliese, le sue difficoltà, le sue malattie croniche.
Sulla dieta prescritta dal ministro, il segretario provinciale della Uil scuola Andrea Misceo non cela preoccupazione e dissenso: “Questi tagli ci portano a schierarci decisamente sul fronte di chi si oppone alla politica del ministro Moratti. Nell’incontro di oggi chiederemo a Fiori di farsi interprete delle nostre richieste. Vogliamo deroghe per la Puglia. Il numero delle iscrizioni presentato al ministero non coincide con quello effettivo, per questo chiediamo una verifica”.
“Questo decreto piovuto così tra l’incontro del 21 e quelli in programma per il futuro non ci piace proprio”, è il commento deciso del segretario provinciale della Cgil-scuola Maurizio Lembo. “Ed è inutile che il ministro continui a dire che non ci sarà il blocco del tempo prolungato. Con questo taglio agli organici ci saranno problemi a svolgere la normale attività didattica, figuriamoci se ci sarà modo di mantenere il tempo pieno”.
“La conseguenza immediata sarà un progressivo peggioramento dell’offerta formativa – rincara la dose Grazia Perrone della GILDA: “La riduzione degli organici avverrà a spese dell’utenza perché si realizzerà accorpando le classi ed elevando il tetto massimo fino e anche oltre i trenta ragazzi per classe. Inammissibile”. Proseguono i rappresentanti dell’associazione sindacale di soli docenti: “Questo taglio penalizza fortemente la Puglia e anche la Basilicata”.
Se è la voce dei precari quella che emerge dal coro delle proteste collettive, un altro elemento di preoccupazione sta regalando timori crescenti ai docenti ancora in attesa dell’immissione in ruolo. La protesta viene ancora dalla Gilda: “I docenti precari che hanno superato il concorso a cattedre saranno scavalcati dai colleghi che si sono abilitati, senza il concorso, con il diploma di specializzazione alle Ssis che dà diritto ad una valutazione aggiuntiva di 30 punti. Per contro, il possesso di un’altra laurea, di un diploma triennale di dottorato di ricerca o di un altro concorso sarà valutato soltanto tre punti”. “Un tentativo strisciante – è il commento del coordinatore della GILDA di Bari Alessio Alba – di anticipare il progetto di riforma del ministro Moratti, che chiude le porte della scuola ai precari attraverso il taglio degli organici e la supervalutazione dei titoli che potranno essere conseguiti solo dai laureati”.

Sara Strippoli


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Date: 21 Feb, 2002 on 16:32
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