CGIL PROCLAMA SCIOPERO GENERALE

ROMA - La Cgil rompe gli indugi e sull'articolo 18
proclama lo sciopero generale. La decisione è stata presa
oggi dal consiglio direttivo, che ha approvato
all'unanimità la proposta del segretario generale Sergio
Cofferati. Il 5 aprile tutti i lavoratori si fermeranno
per otto ore mentre il 23 marzo avrà luogo una
manifestazione nazionale. Cofferati dunque lancia la sua
organizzazione nella sfida più difficile, uno sciopero
generale da sola con Cisl e Uil che invece andranno al
tavolo di trattativa proposto dal governo, aprendo quindi
un capitolo difficile nella storia delle relazioni fra i
tre sindacati confederali. Intervenendo ad un convegno a
Perugia, il leader della Cisl Savino Pezzotta ha spiegato
"Noi non siamo per modificare lo Statuto dei lavoratori.
Siamo a ragionare su uno Statuto che consenta di allargare
ed estendere le tutele. Se il Governo alla fine del
confronto in corso manterrà le sue posizioni sull'articolo
18 e sull'arbitrato allora la Cisl proclamerà lo sciopero
generale". Intanto però il clima nelle fabbriche si
scalda. Scioperi spontanei sono segnalati in diverse
aziende del torinese, zona duramente colpita dalla crisi
del settore auto.