Secondo la Cgil la riduzione dell’organico segnerà la fine del tempo pieno a Milano
«Pronti allo sciopero della scuola»
Il sindacato contesta il «sì» del direttore regionale al taglio di 1.300 insegnanti

«Se la strada di Dutto è quella di farsi portavoce del ministero, avrà dei problemi con i sindacati». La promessa è di Wolfango Pirelli, segretario generale della Cgil-scuola Lombardia e la fa direttamente a Mario Giacomo Dutto, direttore regionale della scuola lombarda, all’indomani dell’intervista sul Corriere , in cui annuncia il taglio di 1.300 posti di lavoro. Proprio domattina, infatti, i sindacati della scuola di Cgil, Cisl, Uil e Snals dovrebbero incontrare Dutto per parlare degli organici, ma Pirelli è agguerrito, «se non ci saranno novità», dice, «organizzeremo iniziative di sciopero regionale, per protestare contro lo stesso Dutto». Colpevole, secondo i tre sindacati confederali, almeno in questa occasione uniti, di «non difendere la scuola lombarda, i suoi modelli organizzativi, tra i più avanzati d’Italia, le sue sperimentazioni di autonomia».
Il direttore regionale scolastico dovrebbe, spiega Pirelli, «alzare la voce con il ministro, far valere la sua posizione di responsabile della scuola lombarda», e invece «già dà per scontato il taglio dei 1.300 posti», quando c’è da aspettare ancora la firma del decreto legge e l’incontro del ministro Letizia Moratti con i sindacati del 21 febbraio. La riduzione degli organici comporterebbe, secondo il segretario della Cgil scuola regionale, una riduzione nel servizio agli studenti. «Con l’eliminazione di 1.300 posti, nei piccoli centri si rischia l’accorpamento delle classi: a Como, per esempio, nelle aule si potrebbero contare fino a 28 alunni, quando oggi sono in media una ventina». A Milano invece potrebbe sparire il tempo pieno («Se non ci sono più i posti, gli insegnanti non ce la fanno a seguire i bambini pure il pomeriggio»), a scapito anche dei progetti speciali realizzati da ogni scuola, le cosiddette attività integrative.
Per non parlare poi della riforma, «che farebbe saltare le esperienze pilota attuate in questi anni in Lombardia, rimettendo tutto in discussione». Pirelli ammette che finora i rapporti dei sindacati con Dutto sono stati buoni, ma questa volta «si è comportato da uomo del ministro, senza difendere la nostra realtà regionale, perciò potremmo decidere uno sciopero generale delle scuole di ogni ordine e grado di tutta la Lombardia contro di lui».