GENTILE dottor Augias, insegno lettere in un liceo scientifico. Anno dopo anno il degrado della scuola aumenta. E’ ormai prassi la promozione per tutti. La promozione con «debito», inventata dal ministro D'Onofrio (possibilità di promuovere un alunno con lievi insufficienze) viene concessa ad allievi con molte insufficienze gravi. Fingiamo di non sapere che molti insegnanti concordano le domande con gli allievi. Senza commissione esterna l'insegnamento sarà autoreferenziale.
Chi controllerà i docenti quando saranno loro a controllare se stessi? Gli amici della sinistra che se la prendono con la Moratti per il nuovo esame non dimentichino che la proposta della commissione interna fu a suo tempo avanzata dal governo Prodi.
Paolo Petruzzi
Fermo (AP)

DOTTOR Augias, la legge istitutiva dei nuovi esami (n.425 del 10.12.97) stabiliva all'art. 4 che su ogni due commissioni il ministero nominava un presidente. L’ultima Finanziaria abroga l'art. 4 e stabilisce che «il dirigente regionale competente nomina il presidente tra il personale docente e dirigente delle scuole secondarie superiori per ogni sede d'esame».
Dunque il ministero non nomina più il presidente, che ora deve dirigere tutte le commissioni operanti in un istituto. Un presidente che di fatto presiederà ben poco. Se l'immagina lei quale serietà possa dare una tale innovazione?
Francesco Di Gregorio

GENTILE dottor Augias, insegno in una scuola superiore «parificata». Lei non perde occasione per scagliarsi contro le scuole «private». Le ricordo che queste scuole - i salesiani, ad esempio - esistevano prima delle statali. Convinto sostenitore del carattere statale delle scuole fu Hitler. Se il suo indice è puntato contro i «diplomifici» sono con lei, ma credo che sia molto facile distinguere la serietà del lavoro dell'Istituto delle Visitandine dall'aria fritta di certi «centri di recupero».
Non è corretto confondere scuole private con diplomifici: nelle scuole parificate la commissione sarà interna, ma per le altre scuole (diplomifici compresi) sarà ancora - e giustamente - mista.
Vergognoso non è il provvedimento, anche se discutibile dal punto di vista didattico, ma continuare a diffamare il lavoro di insegnanti che guadagnano 250 euro in meno lavorando come i colleghi statali.
Aveva ragione Pasolini: «Meglio essere nemici del popolo che della realtà». Voi siete nemici di entrambi.
Roberto Zanni

CAPISCO l’asprezza del professor Zanni che ritiene diffamato il suo lavoro, anche se scomodare Hitler mi sembra esagerato. Non sono io a non voler distinguere tra diplomifici e scuole private serie bensì la legge, come dimostra il professor Di Gregorio nella sua lettera.
Sappiamo tutti perché la riforma delle commissioni è stata fatta. Volendo aiutare comunque le private, il legislatore evidentemente non ha potuto distinguere e la presenza dominante di professori interni finirà per avvantaggiare proprio le scuole meno serie, cioè quelle che faranno capire, strizzando l’occhio, che pagando la retta si potranno comprare anche gli esami. Sappiamo le conseguenze: chi avrà i mezzi studierà per conto suo, magari all’estero. Chi non li ha dovrà accontentarsi. E peggio per lui.