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Buono scuola, la Regione cambia le regole
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1. Buono scuola, la Regione cambia le regole
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da Il Corriere della Sera
Mercoledì, 13 Febbraio 2002

Da lunedì, fino al 29 marzo, si potranno presentare le domande per il contributo. Un numero verde per le famiglie

Buono scuola, la Regione cambia le regole

Il rimborso potrà arrivare fino al 50 per cento della retta. L’opposizione: provvedimento incostituzionale


Buono scuola seconda edizione: ecco le regole. Il presidente lombardo Roberto Formigoni ha presentato ieri le nuove regole per ottenere il contributo riguardo all’anno scolastico in corso. «Spero - ha detto il governatore - che il governo ci segua, e che l’anno venturo si possano unire gli sforzi e il sostegno alla libertà di educazione». Due le novità annunciate. La prima è che in alcuni casi il rimborso può raggiungere il 50 per cento della retta scolastica. In secondo luogo, sono cambiati i criteri di reddito per ottenere il buono.

TEMPI E MODI - La domanda potrà essere presentata a partire da lunedì prossimo, 18 febbraio. Il termine massimo è stato invece fissato al 29 marzo. Il modulo di richiesta sarà disponibile, sempre da lunedì, negli «Spazio Regione» di tutti i capoluoghi lombardi. A Milano si trovano in via Fabio Filzi 22 e in via Soderini 24. La domanda potrà anche essere scaricata all’indirizzo internet www.formalavoro.regione.lombardia.it, ma fino a lunedì il sito non è attivo. Allo stesso modo, non sarà disponibile sino al 18 febbraio il numero verde 800.44.71.10. Da quella data, invece, trenta operatori assisteranno le famiglie nella presentazione della domanda. «Attenzione - avvisa l’assessore all’Istruzione Alberto Guglielmo - l’addetto assegnerà un numero a ciascun chiamante, e quel numero dovrà essere riportato sulla domanda». Le novità sono dovute al fatto che, diversamente dall’anno scorso, non esiste un tetto assoluto di reddito a cui fare riferimento. Il calcolo sarà invece effettuato dai funzionari regionali sulla base di un modello ad hoc derivato dal codice Isee (indicatore della situazione economica equivalente). «Ci rendiamo conto - ha spiegato Formigoni - che il nuovo sistema è più complicato di quello dell’anno scorso. Ma è anche più equo».
IL BUONO - Il rimborso è destinato alle famiglie degli studenti di elementari, medie e superiori residenti in Lombardia. Secondo la Regione, è destinato a tutti gli studenti. Secondo gli oppositori, rimborsa quasi esclusivamente i frequentatori degli istituti privati. Sulla base dei numeri dell’anno scorso(56.015 alunni per 55.040 famiglie), il contributo è andato per oltre il 90% agli studenti di scuole non pubbliche. Anche quest’anno, è confermata la franchigia non rimborsabile di 208 euro.
Il buono copre il 25% della retta (o delle altre spese rimborsabili) fino ad un massimo di 1050 euro, ma può arrivare al 50% se l’«indicatore della situazione reddituale» è inferiore o uguale a 16.165.414 lire (circa 8348 euro). Non hanno invece diritto al contributo le famiglie che superano, con lo stesso indice, i 90.225.264 lire (circa 46.597 euro). «Il buono - sottolinea l’assessore Guglielmo - è cumulabile all’85% con le altre provvidenze per il diritto allo studio».


GLI ESEMPI - Il Pirellone ha fornito alcuni esempi. Una famiglia con entrambi i genitori che lavorano e due figli avrà diritto al rimborso del 50% se il reddito lordo del 2000 è stato inferiore ai 52 milioni circa. Una famiglia con un solo lavoratore e tre figli con presenza di un invalido avrà diritto al 50% di contributo se il reddito non ha superato i 57 milioni circa.


I COMMENTI - Le opposizioni politiche in consiglio regionale, nonostante le novità, restano assai critiche. Anzi, sostengono che di novità non si possa parlare. «Formigoni racconta frottole - dice il capogruppo di Rifondazione comunista Gianni Confalonieri -. Nei fatti non solo non cambia nulla, ma addirittura si favoriscono i redditi più alti». Questo perché «l’Isee viene interpretato in modo parziale e viene applicato soltanto ai redditi e non ai patrimoni». Un concetto simile a quello espresso da Maria Grazia Bisogni (Ds): «Non inganni il tetto massimo dell’indicatore a 90 milioni: corrisponde mediamente ai tetti dello scorso anno». Mentre secondo Roberto Biscardini (Sdi) «il buono scuola resta incostituzionale».


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Date: 13 Feb, 2002 on 14:30
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