SCUOLA, LE NOVITÀ IN ARRIVO

(INN) La proposta di riforma prevede cicli didattici di due anni e la valutazione per gli studenti al termine di ognuno di essi e non più ogni anno. Addio all'esame di quinta elementare e carriera anche per i professori tra le altre novità

Nella nuova SCUOLA, quella che immagina il ministro Moratti nel suo progetto di riforma, gli studenti potranno ancora essere promossi o bocciati, ma solo ogni due anni. Lo ha anticipato il sottosegretario all'ISTRUZIONE Valentina Aprea, intervenuta ad un congresso organizzato dalla Gilda, il sindacato autonomo dei professori. Cambia quindi il metodo di valutazione, ha spiegato il sottosegretario e spariscono i debiti scolastici: il progetto di riforma prevede un percorso di studi in bienni didattici e di conseguenza i ragazzi saranno valutati al termine di ogni biennio, ovvero alla conclusione della seconda elementare, della quarta elementare e della prima media. Scompare di conseguenza l'esame di quinta elementare, sostituito da una prova da superare al termine della terza media che concluderà il primo ciclo di studi. Altra novità è la possibilità di una carriera professionale anche per i docenti. In momenti diversi gli insegnanti potranno tornare all'università per frequentare corsi di formazione in servizio e acquisire 'crediti' per il loro sviluppo professionale che gli consentiranno anche di svolgere ruoli diversificati.Infine, la Aprea ha annunciato che sarà il Consiglio dei ministri a decidere sulla delega da chiedere al Parlamento in materia di ISTRUZIONE.