Steve Jobs lancia il computer rotondo

DOPO quattro anni Steve Jobs ci riprova. Nel 1998 aveva lanciato il computer colorato, l'iMac, la nuova strada all'informatica da "arredamento", oggi, dichiarata superata quell'esperienza, rilancia e mette sul mercato il "New iMac", un computer con chassis tondo di appena 27 centimetri di diametro e uno schermo piatto uniti da un braccio metallico mobile.

Bello e, come sempre per le invenzioni di Jobs, innovativo. Lo schermo, da 15 pollici, si può alzare o abbassare e inclinare come si vuole a seconda della posizione di chi lo utilizza. Le dimensioni ridotte del nuovo computer della Apple non penalizzano la macchina dal punto di vista delle prestazioni.

I tre modelli hanno come sistema operativo il Mac OS X, ovvero il più avanzato fra quelli prodotti dalla casa di Cupertino, ha un processore Power G4 a 700 o 800 Mhz. A seconda delle versioni ha un masterizzatore, anche Dvd, il "Super Drive" come lo chiama Steve Jobs, oltre a integrare l'unità di elaborazione grafica NVIDIA GeForce2 MX, per prestazioni grafiche superiori come nella tradizione della Apple.

La configurazione per la navigazione in Internet è facilitata e la connessione può essere stabilita con il modem fax V.90 a 56K incluso e la porta Ethernet 10/100BASE-T integrata per collegamenti a banda larga, oppure installando una Scheda AirPort opzionale per navigare senza cavi. Il prezzo è contenuto e varia dai 1.599 euro della versione base ai 2.199 del "SuperDrive".

Ma la vera innovazione resta quella del design. Una strada intrapresa con l'iMac che, dopo sei milioni di macchine vendute, adesso fa un nuovo passo avanti verso "l'informatica estetica".

(8 gennaio 2002)