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da L'Espresso

Scuola
Maurizio Moratti Show
La conferenza di Foligno sarà un vero spettacolo. Con lo zampino di Costanzo

di Andrea Benvenuti

Laura, trent’anni di insegnamento a Roma e dieci passati nel sindacato, è stata convocata al ministero dell’Istruzione, in viale Trastevere a Roma, per le 15 di venerdì 14 dicembre. L’invito dice: «Invito alle prove generali». Come in teatro o in televisione: anche gli appuntamenti istituzionali del ministro Letizia Moratti vanno preparati nel minimo dettaglio. Niente deve essere lasciato al caso. L’evento in questione è quello degli Stati generali, la conferenza nazionale che, su iniziativa di un ministro della Repubblica, riunisce le istituzioni e le parti sociali (sindacati e imprenditori, associazioni professionali e rappresentanti degli enti locali). Che, proprio il 19 e il 20 dicembre, si incontreranno a Foligno per discutere sul futuro della scuola e approfondire il documento Bertagna sulla riforma dei cicli. Un test delicato per il ministro dell’Istruzione, già nel mirino delle proteste degli studenti e dei sindacati e, soprattutto, ossessionata dall’idea che qualche gruppetto di no global (che, insieme agli studenti e ai sindacalisti della Cgil parteciperà alle manifestazioni contro gli Stati generali), le rovini l’agenda dei lavori.

Per questo il sindaco di Foligno ha chiesto lo spostamento dell’evento. E per questo le misure di sicurezza saranno imponenti. Moratti non desidera fuori programma. Al ministero di viale Trastevere è tutto top secret. L’organizzazione del programma dei lavori è divisa tra cinque uffici. Quella scenografica e coreografica è stata invece appaltata alla Mcc, la società di produzione di Maurizio Costanzo che, come al Teatro Parioli di Roma, farà gli onori di casa agli ospiti del salotto sulla riforma della scuola italiana, con tanto di musica e tempi televisivi. Non mancheranno testimonianze d’eccellenza. Sicuramente la scrittrice Susanna Tamaro, in forse quella di Roberto Baggio.

Ma la vera novità è un’altra. Sono previste infatti due liste di invitati. In tutto 1.500 persone: insegnanti, intellettuali, sindacalisti, studenti, genitori, amministratori pubblici, imprenditori. Ma soltanto 80, gli invitati di primo livello, sono le persone completamente spesate e a carico dell’organizzazione. Tutti gli altri, quelli di secondo livello, dovranno pagarsi il biglietto del treno e l’albergo. Una novità anche questa. Non era mai successo, a sentire gli addetti ai lavori, che i rappresentanti delle associazioni professionali venissero invitati a un appuntamento istituzionale ma si dovessero pagare le spese. Neanche ai tempi della maxi commissioni Berlinguer e De Mauro che arrivarono a includere fino a 300 persone. Un dettaglio, quello dei costi di partecipazione, che ha mandato sulle furie molte persone.
Il ministero ha addirittura istituito due numeri telefonici da chiamare per sapere se si rientra nelle grazie del ministro oppure se bisogna mettere mano al portafoglio. Tra gli invitati di primo livello, i rappresentanti di Diesse, l’associazione della Compagnia delle opere, l’Anp, l’Associazione nazionale dei presidi e Nova Spes. Esclusi i rappresentanti delle maggiori associazioni professionali e dei genitori: Cidi, Ucim, Aimc, Mce, Cgd. E anche i membri del Cnpi, il Consiglio nazionale della pubblica istruzione: 74 persone che fanno parte del “parlamentino di viale Trastevere” e che dovranno pagarsi viaggio e soggiorno. Anche l’agenda dei lavori è blindata. Pochi interventi e tutti secondo programma. Gli Stati generali si apriranno il pomeriggio del 19 per chiudersi la mattina del 20. Dodici ore di incontro in cui sono previsti tre interventi del ministro dell’Istruzione, quello del presidente del Consiglio Berlusconi, del cardinale Ersilio Tonini e del professor Giuseppe Bertagna, presidente della Commissione ministeriale sulla riforma dei cicli. Il dibattito e gli interventi dalla platea sono praticamente cancellati.

A Foligno, in realtà, i partecipanti andranno solo ad ascoltare. Il lavoro nelle commissioni è ridotto all’osso anche se non è stato cancellato come era stato ipotizzato in un primo momento. È previsto un grande Forum sulla scuola e la società civile coordinato da Maurizio Costanzo. La macchina organizzativa è pronta. Ma il grande sforzo mediatico e scenografico e l’esiguità degli spazi per il dibattito sui contenuti rischiano di rivoltarsi contro le intenzioni di Moratti. E le defezioni agli Stati generali saranno parecchie.
Inoltre, la stessa Commissione sui cicli scolastici, istituita da Moratti e guidata dal professor Bertagna, si è spaccata sul documento presentato al ministro. I cinque membri della commissione hanno scritto un contro-documento che presenteranno agli Stati generali nel quale sconfessano l’approccio decisionista di Bertagna. Così il ministro Moratti, dopo aver detto per mesi che si sarebbe limitato a presentare agli Stati generali le proposte di una commissione, ora si troverà contestata dagli esperti da lei stessa nominati.

La riforma Moratti in dieci punti: cosa ne pensate?

14.12.2001


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