da KwScuola
Venerdì, 21 Dicembre 2001La ricetta Bertagna
Ritorno della bocciatura nelle elementari, contratto di formazione professionale per i docenti neoassunti, possibilità di accorpamento in un'unica soluzione di tutte le ore di un insegnamento.
Sono fra le proposte e le possibilità contenute nella bozza di riforma della scuola. A svelarle e spiegarle è Giuseppe Bertagna, docente universitario, presidente della Commissione che ha elaborato il progetto di riforma discusso per due giorni negli Stati Generali dell'Eur.
Professore, nella sua bozza è previsto che ci siano materie che avranno una verifica biennale d'ingresso e materie che ne avranno una quadriennale. La bozza parla di debiti formativi ammessi solo per un anno. Significa che torneranno le bocciature? Anche nelle elementari?
«Intanto, per favore, non le chiami materie, ma sono saperi. Bocciature? Sì, ci saranno bocciature, anche nelle elementari e nelle medie, ma non per singoli saperi. Le prove biennali di verifica, studiate con criteri nazionali anche se fatte da docenti della stessa scuola, verificheranno l'apprendimento in generale».
La riforma per funzionare avrà bisogno di docenti con una nuova mentalità. Crede che sia possibile? Come li immaginate?
«Un aspetto un pò utopistico c'è, è indubbio. Ma il cambio di mentalità è necessario. Nei prossimi 10 anni andranno in pensione 320mila docenti. Dobbiamo preparare il futuro. Quello che abbiamo in mente sono docenti laureati di 23 anni, che fanno due anni di contratto di formazione lavoro, che a 25 entrano in servizio a pieno titolo e che dopo 8 anni si sottopongono a una verifica. Nel frattempo accrescono le proprie competenze e acquisiscono crediti. I crediti sono la chiave per la carriera. Per diventare dirigente scolastico, per esempio. Introduciamo la carriera in un comparto dove non è mai esistita».
Un'altra delle polemiche di questi giorni: l'orario settimanale e le ore di educazione fisica.
«L'orario settimanale è stato abolito, non lo sa? Ora si parla di orario annuale. Educazione fisica? Non so quante ore ci saranno. So che ci saranno, ma tenete presente sempre anche le 300 facoltative. Qui ci sta bene un esempio di mentalità diversa, di flessibilità. La scuola che abbiamo in mente è una scuola dove i docenti di educazione fisica potrebbero anche pensare di accorpare tutte le loro ore e di utilizzarle in un'unica soluzione magari portando tutta la classe in ritiro in montagna».
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