da La Stampa
Venerdì, 21 Dicembre 2001 STRISCIONI E MUSICA
ROMA. «Bella ciao» cantata in una versione in bilico tra dance e rock. Il ricordo per Carlo Giuliani - il ragazzo rimasto ucciso in piazza Alimonda durante il G8 di Genova - nello striscione «Giustizia per Carlo». Ma anche goliardia e simboli, nel corteo di ieri mattina: un'ascia per «combattere il disegno Moratti della scuola»; sono comparsi - di cartapesta - un maialino rosa con su scritto «Berlusca» poggiato su un carrello della spesa, un ministro Letizia Moratti con le fattezze della Befana seduto su una grande sedia e un gigantesco spinello. Ai balli si sono alternati girotondi e improvvisi scatti in avanti. Epiteti e sberleffi hanno colpito soprattutto il ministro dell´Istruzione Moratti, il premier Silvio Berlusconi e il presidente dei Democratici di sinistra Massimo D´Alema (il diessino Piero Folena è stato anche contestato al suo arrivo nel corteo). Sugli striscioni i temi seri della protesta: «Scuola privata libertà soffocata»; «Moratti nuoce gravemente alla salute pubblica». Gli studenti con gli striscioni hanno anche rivendicato, con toni anche forti ed espliciti, il loro ruolo: «Moratti noi non siamo i tuoi operai» oppure «Stati generali, non siamo carne da macello, non sfrutterete il nostro cervello». Ed ancora: «Moratti i tuoi piccoli imprenditori, costruiscono mondi sempre peggiori».
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