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SCUOLA, MORATTI: ''PRIMI CAMBIAMENTI NEL 2002''
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1. SCUOLA, MORATTI: ''PRIMI CAMBIAMENTI NEL 2002''
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20/12/2001 15:46

SCUOLA, MORATTI: ''PRIMI CAMBIAMENTI NEL 2002''


Roma, 20 dic. (Adnkronos) - Potrebbe partire gia' dal prossimo anno scolastico il nuovo modello di SCUOLA. Lo ha annunciato nel suo intervento il ministro dell'ISTRUZIONE Letizia Moratti sottolineando come si stia concludendo questa prima fase del progetto di riforma, in cui si sono raccolte in tutto il Paese le esigenze, le problematiche e i suggerimenti per rinnovare la SCUOLA. ''Con il prossimo anno scolastico -ha detto la Moratti- vogliamo che la nuova SCUOLA possa mettersi in moto, magari gradualmente e che possa comunque uscire dall'attuale fase di attesa. La base di partenza -ha sottolineato- e' quella proposta dal gruppo di lavoro presieduto da Giuseppe Bertagni, proposta che in questi mesi abbiamo sottoposto ad un attento e profondo esame''.

''I prossimi suggerimenti e confronti istituzionali la miglioreranno e ne aumenteranno la condivisione. L'architettura che realizzeremo -ha spiegato il ministro Moratti- dovra' essere fattibile e contemplare il principio della sussidiarieta' 'orizzontale e verticale' cioe' una gestione partecipata dall'intera societa', in tutte le sue componenti e concepita secondo un'asse che dallo Stato va verso le regioni e i singoli comuni''.

Il ministro ha quindi ricordato i 5 pilastri su cui la riforma dovra' fondarsi, gia' indicati ieri. In base a questi pilastri la SCUOLA dovra' essere ''per la persona e la societa' europea, nazionale e locale; una SCUOLA per il territorio; per il lavoro; e per il capitale umano. Ora -ha aggiunto la Moratti- nella realizzazione della riforma dobbiamo andare avanti tutti insieme, perche' la SCUOLA e' un bene di tutti, non di una sola parte''.

Ribadendo quindi sul metodo adottato la Moratti ha sottolineato che ''le grandi riforme che si sono succedute nella storia della nostra SCUOLA, sono state concepite in gran parte dall'alto. C'era un progetto ideale, concepito dai responsabili della politica scolastica con una idea di SCUOLA gia' definita. Noi abbiamo scelto un metodo diverso, perche' diversi sono il momento storico e la realta' sociale nella quale ci troviamo: questa e' una riforma che e' partita dal basso, quindi realmente democratica, non di una democrazia virtuale ma reale''. Il ministro ha quindi concluso dicendo ai docenti che ''la riforma che costruiremo insieme valorizzera' il vostro ruolo, la vostra professionalita', la qualita' della vostra preparazione che significa qualita' della SCUOLA''. Ai ragazzi ha invece assicurato che ''la riforma garantira' piu' qualita' nella SCUOLA e quindi un successo formativo ed educativo che non escluda nessuno''. Infine ai genitori ha assicurato che ''la riforma confermera' e rafforzera' il patto tra SCUOLA e famiglia per assicurare un futuro di successo ai vostri ragazzi''.


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Date: 20 Dec, 2001 on 17:56
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