Roma: corteo pacifico, tafferugli davanti all'Eur
Contestazioni, striscioni, cortei e tafferugli : il secondo giorno degli Stati generali sull'istruzione è stato decisamente più movimentato del primo.

IL CORTEO - Il corteo - fra le 70 e le 80 mila persone, secondo gli organizzatori - si è snodato per le vie della città mostrando uno grandissimo striscione giallo in testa: «no agli Stati generali, rivoluzioniamo la scuola». La manifestazione studentesca è passata anche davanti alla sede in cui erano in corso gli Stati Generali e non sono stati registrati incidenti.

DAVANTI ALL'EUR - Tafferugli hanno invece coinvolto forze dell'ordine e studenti all'ingresso della sala del palazzo dei congressi dell'Eur, dove si svolgono gli Stati generali della scuola. Gruppi di studenti che erano usciti dalla sala contestando il ministro Moratti hanno tentato di rientrare, ma la polizia lo ha impedito. La tensione è salita all' interno del Palazzo dei congressi quando ha preso la parola il ministro Moratti: urla sono state lanciate da una parte degli studenti presente all'interno del Palazzo per contestare il ministro urlando slogan come «Liberi, liberi», «Gli studenti sono fuori». I ragazzi si sono alzati in piedi e hanno abbandonato gridando la sala dell'assemblea. Ad alcuni di loro non sarebbe però stato consentito di uscire dal Palazzo così hanno deciso di rientrare in sala mentre stava ancora parlando il ministro Moratti. È stato a quel punto che sono scoppiati i tafferugli con i cordoni delle forze dell'ordine. Per tentare di riportare la calma è intervenuto anche Mattia Stella, presidente della consulta degli studenti di Roma, invitando gli studenti a «non prendersela con i poliziotti».
«Sono ragazzi come noi che devono eseguire un ordine. Il vero responsabile è quel signore che sta parlando adesso», ha detto indicando la sala dove aveva appena cominciato a parlare il Presidente del consiglio Silvio Berlusconi.

PROTESTA ISOLATA - Altra protesta mentre parlava il ministro per le Attività produttive Marzano: una signora si è alzata dalla platea e, sventolando una copia di un settimanale che ha in copertina la foto del presidente del Consiglio, ha gridato «vergogna, vergogna» all'indirizzo del palco, dove oltre a Marzano, siedono fra gli altri anche il ministro dell'Istruzione Moratti e quello delle Regioni La Loggia. La donna è stata poi allontanata dal servizio d'ordine, e il ministro Marzano non ha neanche interrotto il suo intervento.
20 dicembre 2001