Ma i contestatori e gli studenti non si arrendono:
"Inseguiremo la Moratti ovunque vada. Anche su Marte"

Scuola, gli Stati Generali si terranno a Roma
Spostata la sede del summit, confermate le date: 19 e 20

di ANDREA DI NICOLA

ROMA - Il sindaco di Foligno e la piccola cittadina umbra hanno vinto: gli Stati Generali della scuola con tutto il loro carico di manifestazioni e contestazioni non si terranno più dove la Moratti li aveva convocati ma a Roma, al palazzo dei congressi dell'Eur. Rispetto al programma originario resta la data, il 19 e il 20 dicembre, in cui si svolgerà la grande kermesse voluta dal ministro per illustrare la riforma della scuola. Uno spostamento che evita a Foligno "l'assedio" promesso dagli studenti ma che non spaventa i contestatori: "Inseguiremo la Moratti ovunque", dicono.

Tutto da rifare, dunque, per l'organizzazione del grande convengo voluto dal ministro e che coinvolge mille e 500 persone oltre agli annunciati 40 mila contestatori che fra studenti e movimento no global si preparano ad opporsi alla manifestazione. Uno stop inatteso per il ministro che ha tentato in tutti i modi di mantenere l'appuntamento originario fermandosi però davanti alle perplessità del sindaco folignate Maurizio Salari che di vedere la sua cittadina assediata dagli studenti e timoroso di trovarsi di fronte ad un'altra Genova aveva opposto il suo rifiuto: "Se non si trova la sistemazione per i manifestanti non darò l'autorizzazione ad utilizzare l'auditorium comunale per far svolgere il convegno". Alla fine "per contenere i disagi per gli invitati", come ha detto il ministro, la Moratti ha dovuto cedere.

Tutto si trasferisce a Roma, dunque, comprese le manifestazioni di protesta. "L'unico posto dove la Moratti può andare per non essere contestata è il pianeta Marte", dice cullando l'idea di una "vittoria" Francesco Caruso uno dei leader del movimento no global e promette proteste anche a Roma. "La figuraccia che avrebbe fatto a Foligno - continua Caruso - la farà a Roma, ormai è chiaro che il mondo della scuola è contro il ministro".

Nel mondo sindacale mentre la Cgil mantiene, come previsto, la sua manifestazione a Perugia per il 19 mentre l'Unicobas non si scompone: "Sposteremo a Roma le manifestazioni, d'altra parte la pessima organizzazione del ministero è pari solo alla pessima proposta di riforma". E se i Cobas esultano, "è la prima sconfitta della Moratti", il ministero ribatte: "Il dialogo tra le famiglie, gli studenti, i docenti e gli esperti riguarderà l'esame delle proposte di riforma della scuola italiana, destinate ad assicurare a tutti i ragazzi il successo educativo e formativo". La "voce di chi vuole discutere con serenità e profondità il futuro delle giovani generazioni - prosegue il ministero - arriverà forte e chiara all'intero paese, che attende una moderna crescita del nostro sistema educativo. Ridotti i problemi logistici e organizzativi, ci sarà più spazio per discutere ciò che sta più a cuore ai genitori, agli studenti, ed ai docenti: l'innalzamento della qualità dei nostri studi ai livelli degli altri paesi dell'Unione europea".

(17 dicembre 2001)