da La Stampa
Lunedì, 17 Dicembre 2001 LA PAROLA ALL´AUTHORITY
Tutela dei minori, gli obiettivi per le garanzie nelle comunicazioni
Con l'avvio di due consultazioni pubbliche, il Progetto speciale per la tutela dei minori dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, è entrato nella fase cruciale. Le risposte rappresentano uno spaccato del Paese reale, e rendono urgente affrontare un nodo politico centrale: che cosa si intende, in Italia, per «tutela»; quali sono i soggetti da tutelare; che cosa e quanto si è disposti, come opinione pubblica, a sacrificare per questo obiettivo. La tutela dei minori è una delle priorità sulle quali investire, e recenti polemiche hanno messo in luce una generazione che viene lasciata da sola davanti ai teleschermi e ai computer. Non è soltanto mancanza di attenzione da parte degli adulti, ma di una complessiva impreparazione nella gestione dei media. Come entrare in relazione con la televisione o con i videogiochi senza demonizzare l'una e gli altri? Constatiamo, con rammarico, l'assenza di una policy dei programmi per i più piccoli e gli adolescenti. Ecco perché, nelle consultazioni, abbiamo inserito il tema della programmazione televisiva per ragazzi e del responsabile. Non vogliamo, infatti, che si consideri la tutela solo nell'ottica dei pesi o delle possibili censure che essa comporta. La tutela è anche un'attività che, se svolta con correttezza, porterebbe ulteriori risorse in termini pubblicitari e maggiore credibilità. Ma sarà anche necessario approfondire i temi di Internet e delle sanzioni. Proprio per questo sarà necessario un intervento del Parlamento e, forse, dell'Ue. Attraverso il Progetto speciale di tutela, l'Autorità persegue un obiettivo di modernità reale: rendere fruibile per tutti, senza censure e senza banalizzazioni, il mondo dei media. commissario Autorità delle comunicazioni
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