A Stoccolma dichiarazione sul futuro del mondo

La speranza dei Nobel

di Francis Crick, Nadine Gordimer, José Saramago

La dichiarazione che segue, da tempo in discussione all’interno di un largo gruppo di vincitori del Premio Nobel, era già scritta al momento degli spaventosi attacchi terroristici dell’11 settembre. Terrorizzare le popolazioni civili è un aspetto orribile della scenario globale. E’ venuto il tempo di porvi fine. Ciò richiederà una riforma delle relazioni nella famiglia umana. La nostra dichiarazione, rivolta a lungo termine, è un appello proprio per una tale rivalutazione dei nostri obblighi verso gli altri.

Il danno più profondo alla pace mondiale nei prossimi anni non verrà da atti irrazionali di stati o di individui ma da legittime richieste di spossessamento del mondo. Se guardiamo agli individui poveri e non affrancati, la maggioranza vive un’esistenza marginale in climi equatoriali. Il riscaldamento globale, non provocato da loro ma determinato dalla ricchezza di pochi, danneggerà la maggior parte delle loro fragili economie. La loro condizione diventerà disperata e manifestamente ingiusta.

Non ci si può comunque aspettare che in tutti i casi essi siano soddisfatti di aspettarsi la beneficenza dei ricchi. Se, dunque, permettiamo che il potere devastante dei moderni armamenti proliferi attraverso questo infiammabile paesaggio umano, noi incoraggiamo una conflagrazione che potrebbe inghiottire sia i ricchi sia i poveri. La sola speranza per il futuro giace in un’azione internazionale di cooperazione, democraticamente legittimata. E’ il momento di fare un passo indietro nella ricerca unilaterale di sicurezza, che ci spinge a rifugiarci dietro muri.

Invece dobbiamo persistere nell’impegno per un’azione unitaria che controbilanci sia il riscaldamento globale sia l’armamento mondiale. Questi obiettivi gemelli costituiranno componenti vitali di stabilità mentre ci si sposta verso un più ampio grado di giustizia sociale, la sola a produrre speranze di pace. Qualcuno degli strumenti legali che ci servono sono già a nostra disposizione, come il Trattato ABM, il Procollo di Kyoto, gli accordi Start sulla riduzione delle testate nucleari, e il Trattato per il bando dei test nucleari.

Come cittadini, abbiamo urgente bisogno che tutti i governi si impegnino su questi obiettivi, che costituiscono passi progressivi per arrivare a sostituire le guerre con le leggi. Per sopravvivere nel mondo, così come lo abbiamo trasformato, dobbiamo imparare a pensare in un modo nuovo. Mai come prima il futuro di ciascuno dipende dal benessere di tutti.

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