C'era una volta il motore di ricerca: si sceglieva quello più affidabile, si digitava il termine o il nome da cercare, e poi...poi iniziava il calvario di trovare la cosa giusta tra le migliaia di informazioni ricevute come risposta. Ora qualcosa sta cambiando ed è qualcosa che assomiglia ad una piccola rivoluzione del Web. La sperimenta la De Agostini, che in questi giorni inaugura il nuovo sito della casa editrice: all'indirizzo http://www.sapere.it si trova la più vasta enciclopedia in lingua italiana presente in rete. Ma non solo. Accanto all'enciclopedia vengono offerti una serie di canali tematici, che vanno dall'arte alla medicina, dalla scienza alla geografia, fino alla musica, lo spettacolo e lo sport. E poi ovviamente il fiore all'occhiello del gruppo editoriale: le carte geografiche con un atlante interattivo e una sezione del tempo che racconta 6 mila anni di storia dell'uomo. Se è tutt'oro quello che luccica rimane solo da capire quanto di tutto questo sarà gratis e quanto sarà accessibile a pagamento. Giriamo la domanda a Gianluca Pulvirenti, direttore generale di Sapendi, società che si occupa dei contenuti del sito Sapere.it. "Non c'è un confine preciso tra free e pay", risponde Pulvirenti, "perché molti contenuti dovranno essere aggiunti a quelli iniziali e quindi si deciderà di volta in volta cosa far pagare all'utente".
La De Agostini, insomma, non scopre le carte, almeno per ora. E' chiaro però che attorno al prodotto che assomiglia più ad un'enciclopedia multimediale su cdrom che ad un portale classico la casa editrice punta molto. "Abbiamo fatto due conti sul valore effettivo di tutti i contenuti che abbiamo inserito in Sapere.it", spiega Pulvirenti, "e ne è venuta fuori una cifra considerevole, 23 milioni di lire". Tranquilli, non è la cifra che verrà chiesta per navigare nelle sezioni più importanti del sito: comunque una sorta di programma di abbonamento è stato già pensato. Si dovranno pagare 8 euro al mese, circa 500 lire al giorno, per accedere ai contenuti esclusivi di Sapere.it.
Ma la creazione di un portale di questo tipo, soppianterà i prodotti che oggi vengono venduti su supporti multimediali come i cd rom? "Non credo", risponde cauto Pulvireni. "Diciamo che i due prodotti, quello accessibile dal web e quello visibile su dischetto, proseguiranno la loro strada parallelamente. Toccherà poi all'utente decidere quale di questi strumenti sia per lui il più utile".