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FORMAZIONE DEL CITTADINO STUDENTE L'OBIETTIVO DI UNA SCUOLA DI QUALITà
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1. FORMAZIONE DEL CITTADINO STUDENTE L'OBIETTIVO DI UNA SCUOLA DI QUALITà
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da Il Gazzettino
Giovedì, 1 Novembre 2001


L’INTERVENTO
FORMAZIONE DEL CITTADINO STUDENTE L'OBIETTIVO DI UNA SCUOLA DI QUALITà
di ERMANNO SERRAJOTTO*

Nella nostra regione, il mondo scolastico vive con impegno e serietà il proprio ruolo, per essere in grado di rispondere alle esigenze del territorio. È stata ormai superata la fase della preoccupazione circa gli aspetti quantitativi della partecipazione scolastica, che soffriva della concorrenza precoce del mondo del lavoro, costantemente alla ricerca di manodopera. NeI 1998 i ragazzi che decidevano di continuare il loro percorso scolastico oltre la scuola dell'obbligo erano circa lྏ\% del totale. Da allora la percentuale è aumentata superando oggi la media nazionale.
Viviamo quindi in una regione che ha tutte le caratteristiche per essere un terreno fertile per nuovi interventi in ambito scolastico che contribuiscano a far crescere sia la professionalità che gli interessi culturali delle giovani generazioni. E' infatti la qualità del sistema scolastico l'elemento strategico per il futuro.

In quest'ottica perde di significato la contrapposizione tra pubblico e privato, che devono muoversi insieme per costruire la scuola del domani, individuando obiettivi e risorse. Siamo ad un punto in cui, per rendere effettiva la parità scolastica, è fondamentale che sia garantita, oltre ad un livello di istruzione e di formazione che consenta un rapido inserimento nel mondo del lavoro, la libertà di scegliere nella filiera complessiva dell'offerta formativa - che va dalle scuole materne fino all'università - il tipo di scuola che viene ritenuto più congeniale, sia essa pubblica o privata.

Quello che conta è che sia una scuola di qualità, che sappia valutarsi ed essere aperta al territorio, confrontandosi con il mondo produttivo e con le autonomie locali, e con esse creare le occasioni di sviluppo socio-economico e culturale

Tuttavia nella scuola di oggi c'è la necessità che ci sia anche una sempre maggiore attenzione ai bisogni e alla situazione complessiva dei ragazzi che crescono e imparano. La scuola non può limitarsi a trasmettere un generico sapere, ma deve essere attenta ai processi educativi.

L'impressione è invece che attualmente il sistema scolastico e formativo sia eccezionalmente impegnato a seguire lo sviluppo delle intelligenze e delle competenze di un Paese che affronta le sfide economiche internazionali e richiede quindi elevati livelli di professionalità. La scuola si pone obiettivi importanti e conseguenti: innalzare il livello culturale dei cittadini, far acquisire competenze durature, contribuire al consolidamento dei diversi saperi.

Ma resta piuttosto defilato l'obiettivo di formare il giovane che sta crescendo sotto tutti gli aspetti: quello culturale, ma anche quello relazionale ed emotivo, il tema "nuovo" sul quale la scuola del domani deve cimentarsi è insegnare a "saper essere" cittadini, ma anche a essere un soggetto maturo che sa gestire le proprie emozioni.

Per questo ho proposto al ministro Letizia Moratti di prevedere nella scuola del futuro la possibilità di introdurre percorsi educativi che sappiano accompagnare i diversi passaggi adolescenziali e fornire un contributo, graduato a seconda dei casi, alla crescita sia della persona che dello studente. Sono convinto infatti che sia fondamentale poter fornire alla popolazione scolastica gli strumenti non solo culturali, ma anche di sostegno psicologico per affrontare nel modo migliore la strada che conduce all'età adulta.

Proprio una recente vicenda accaduta in provincia di Treviso - in cui uno studente delle scuole superiori è stato condannato dal tribunale per atti di violenza nei confronti di un coetaneo disabile psichico - ci fa riflettere e ci aiuta a capire che il successo scolastico non può essere l'unico obiettivo della scuola. Esistono situazioni in cui la creazione di un ambiente favorevole e attento ad esigenze particolari è sicuramente più importante che il raggiungimento di soddisfacenti standard di apprendimento. Vanno perciò costruiti con metodo, intelligenza e grande sensibilità gli strumenti che consentano alla scuola di affrontare questa sfida impegnativa.

*Assessore alle Politiche per la Cultura del Veneto


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Date: 01 Nov, 2001 on 20:02
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