Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


Edscuola Board
Edscuola Board Discussion Forum.
Index / Educazione&Scuola© - Archivio Rassegne / Educazione&Scuola© - Rassegna Stampa (Archivio 2)
author message
COS'E' LA VERITA' DOPO MANHATTAN
Post a new topic Reply to this Topic Printable Version of this Topic
edscuola
Administrator
in Educazione&Scuola

View this member's profile
posts: 13944
since: 23 May, 2001
1. COS'E' LA VERITA' DOPO MANHATTAN
Reply to this topic with quote Modify your message
da La Repubblica
Domenica, 28 Ottobre 2001

COS'E' LA VERITA' DOPO MANHATTAN

BENIAMINO PLACIDO

La ben nota rivista Problemi dell'informazione, edita dal Mulino di Bologna, ha ritenuto opportuno pubblicare nel suo ultimo numero (23 del 2001) tutti i contributi al Convegno «Informazione, conoscenza, verità», svoltosi nella stessa Bologna il 29/30 ottobre dell'anno passato.
Vero è che sei settimane fa, come tutti sappiamo, sono avvenuti dei fatti importanti in questo mondo. Per questo mondo ed anche per il mondo dell'informazione. Comunque, la rivista ha gettato lo sguardo su tanti problemi che si può dire nessun tema importante è stato trascurato.
Basta leggere i titoli delle cinque sezioni in cui questo numero, che conta ben 355 pagine, è stato suddiviso: "Stampa, tv e internet"; "Leggende metropolitane nel giornalismo contemporaneo"; "Internet: censura o filtraggio delle informazioni"; "Come fare il giornalista in un paese senza libertà"; "Political correctness e rappresentazione dei sessi e dei gruppi etnici"; "Grandi verità, piccole verità".
I collaboratori intervenuti sono tutti di tutto riguardo: vanno e citiamo solo gli italiani, perché più facilmente riconoscibili da Umberto Eco a Nello Ajello, dal direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli a Lucia Annunziata, ad Enrico Mentana, a Irene Bignardi, a Vittorio Zambardino, a Roberto Grandi, a Gianni Riotta, a Gad Lerner, ad Eugenio Scalfari.
Per non dimenticare Furio Colombo, che ha avuto una parte non secondaria anche nell'organizzazione di quel Convegno e di questo numero della rivista. Poi i collaboratori stranieri. Ci limitiamo a citare Roger PolDroit, ben noto ai lettori settimanali di Le Monde des livres, al quale si deve un delizioso excursus su «Il cane di Platone e il fascino del diverso».
Certo qualcosa di più e di diverso questi stessi interlocutori avrebbero potuto dircela se avessero avuto il tempo di osservare anche loro le Torri cadenti di Manhattan e di ascoltare le considerazioni che in seguito sono state fatte.
Considerazioni che riguardano soprattutto ciò che sappiamo, ciò che dovremmo sapere, ciò che i mezzi di informazione, anche i più moderni, trascurano a volte di farci sapere. Tanto più perché insidiati sempre di più dagli strumenti più moderni della carta stampata e della stessa televisione: come l'Internet, per esempio.
Una volta si usava definire il dilemma che gli strumenti d'informazione devono affrontare ogni giorno in questi termini: ci sono ogni giorno, in ogni parte del mondo, le notizie "interessanti" e le notizie "importanti". Non sempre coincidono, purtroppo. Come si fa allora a far diventare e a presentare come realmente "interessanti" per noi tutti anche le notizie che sembrano soltanto e pesantemente "importanti"?
Non è mica sempre facile. Anzi, non lo è quasi mai. Quanti sono i lettori di giornali o gli spettatori della televisione che cercano con accanimento le notizie finanziarie, che leggono con attenzione le notizie ragionate sullo stato della nostra economia (saremo più ricchi, o saremo più poveri il prossimo Natale a seguito di quel che è accaduto lཇ settembre a New York, a Manhattan?).
Gli interlocutori di quel Convegno bolognese, i collaboratori di questa rivista (di Bologna anch'essa) hanno dissertato con innegabile finezza su questi e su altri argomenti, non escluse la "globalizzazione" sia dell'economia, sia delle notizie.
Ma hanno trattato con eccessiva disinvoltura se si può dirlo il concetto di "verità" nell'informazione. Ecco qualche titolo degli articoli pubblicati: «Come si fa a distinguere tra vero e verosimile?»; «Che cos'è la verità nell'informazione?»; «Quando la verità non ha più senso e il giornalista diventa un operaio».
E ancora: «La verità arriva, anche nel giornalismo»; «Quattro domande sulla verità»; «La verità non esiste». Manca un precedente, che avrebbe ben potuto essere richiamato per dimostrare quanto è complicato questo benedetto problema della "verità"; quanto lo è sempre stato anche in tempi antichissimi.
Nel Vangelo di Giovanni (19/38) nel bel mezzo dell'affannoso dibattito che si ha nel processo a Gesù abbiamo un Gesù che dice di essere venuto al mondo «per dare testimonianza alla verità». Abbiamo subito dopo un Ponzio Pilato che gli chiede: «Che cos'è la verità?».
E dopo ancora, nell'assenza di ogni risposta, un Ponzio Pilato che prudentemente si allontana. Vogliamo essere così imprudenti da fingere di sapere che noi lo sappiamo, invece, che cos'è la verità?


http://www.edscuola.it
http://www.edscuola.com
Mail: redazione@edscuola.com
Date: 28 Oct, 2001 on 18:17
COS'E' LA VERITA' DOPO MANHATTAN
Post a new topic Reply to this Topic Printable Version of this Topic
All times are GMT +2. < Prev. Page | P.1 | Next Page >
Go to:
 

Powered by UltraBoard 2000 Personal Edition,
Copyright © UltraScripts.com, Inc. 1999-2000.

Archivio
Archivio Forum
Archivio Rassegne