da Il NuovoGoogle fornirà servizi a pagamento
Il celebre motore di ricerca sta studiando alcuni mercati di nicchia in cui lanciare servizi premium con sottoscrizione. Una strategia per non dipendere unicamente dalla pubblicità
MILANO – Google, il leader dei motori di ricerca su Internet, sta studiando una serie di servizi a pagamento da offrire a un pubblico specializzato. Attualmente, infatti, il 70% dei ricavi del sito dipende dalla pubblicità, ma l’obiettivo è diversificare le fonti di entrate.
Altri motori di ricerca hanno potenziato il paid listing, cioè il tariffario in base a cui si ottiene una posizione migliore fra i risultati delle ricerche; le aziende, così, devono pagare di più per apparire ai primi posti. La politica di Google esclude questo sistema, perché basa la ricerca e la classifica sulla frequenza dei link di un sito in tutto il Web; questo strumento che ne ha decretato il successo mondiale e l’anno scorso il traffico sul sito è triplicato, mentre rivali storici come AltaVista hanno perso popolarità.
La strada che vogliono percorrere i vertici della società è, appunto, fornire, accanto al motore di ricerca tradizionale, servizi premium a pagamento a università o aziende, interessate a ricerche specifiche, oppure a navigatori disposti a pagare per settori di nicchia come informazione, sanità o tecnologia.
Google fornisce già adesso servizi di questo tipo per siti governativi e militari, università e tecnologie, come Apple e Linux, oltre a cedere a pagamento la propria tecnologia di ricerca a portali e aziende come Yahoo! e Sony. I servizi a pagamento sono una realtà di successo per alcuni motori di ricerca più piccoli, come Northern Light e Moreover e costituiscono un’alternativa al paid listing. Un altro passo verso quell’Internet a pagamento che non dovrà sostituire, bensì affiancarsi ai contenuti attuali.
(26 OTTOBRE 2001, ORE 12:50)
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