FINANZIAMENTI Giovani ricercatori
«Sportello delle idee»

Lo «Sportello delle idee», l’iniziativa a sostegno dei giovani ricercatori finanziata con miliardi dal ministero per l’Istruzione, la Ricerca e l’Università, ha riscosso un notevole successo. «L’iniziativa è stata apprezzata dall’intera comunità dei ricercatori italiani - dice soddisfatto Guido Possa, viceministro per l’Istruzione, la Ricerca e l’Università -. Per le domande di finanziamento c’è stato un vero e proprio affollamento. Basti pensare che a solo un minuto dall’apertura del bando, precisamente alla mezzanotte del primo ottobre, è arrivata la prima domanda; dopo un minuto e 35 secondi, un’altra. Dopo un minuto e 39 secondi, la terza e ancora prima dello scadere dei due minuti le domande depositate erano già nove». Il termine scadeva il 5 ottobre e delle circa 6 domande pervenute ne sono state classificate un primo set di 35 , arrivate entro le prime 48 ore: il 4 per cento sono di medicina e scienze biomediche, il 6,5 per cento di chimica e chimica farmaceutica; il terzo gruppo è biologia, con l’ ,6 per cento e a seguire 5,8 per cento scienze della terra; 5, per cento matematica; ,6 per cento ingegneria industriale. Infine, tra l’ e il per cento giurisprudenza, storia, linguistica ed economia.
«Tutte le domande saranno esaminate secondo il criterio della validità scientifica - sottolinea Possa - e in base alla potenziale ricaduta in termini di valorizzazione industriale e di impatto sul sistema produttivo» Le domande provengono per l’8 per cento da ricercatori dell’università ; per il 7 per cento dal Cnr; per l’8,7 per cento da altre istituzioni non pubbliche di ricerca enti senza scopo di lucro ; per il 5 per cento da altri enti pubblici di ricerca diversi dal Cnr. In maggioranza hanno risposto dal Centro nord.
«E’ ancora presto per dare un giudizio definitivo - conclude il viceministro - ma mi sembra di poter dire fin da ora che i nostri ricercatori pubblici e privati che hanno risposto a questa iniziativa hanno dimostrato una capacità creativa notevolissima. E in effetti per questo bisognerà fare ogni sforzo per reperire finanziamenti per ampliare lo Sportello delle idee e protrarlo negli anni a venire».
All’ottimismo del viceministro fa da contraltare l’allarme lanciato dai ricercatori italiani . Gli investimenti nel nostro Paese sul piano della ricerca e dello sviluppo oggi sono pari solo all’ , del prodotto interno lordo contro il ,8 degli Usa, il 3, del Giappone, il ,3 della Germania, il , della Francia e contro la media europea di circa il . Inoltre voci sulla prossima finanziaria parlerebbero di una riduzione degli stanziamenti per la ricerca del 3-5 .
Questo ulteriore giro di vite andrebbe in controdendenza rispetto alle direttive del Parlamento europeo che ha recentemente richiesto di portare al 3 il rapporto investimenti/Pil. Purtroppo sembra proprio che le promesse e le buone intenzioni debbano anche questa volta passare al setaccio della finanziaria.

Carmen Di Stasio