Manifestazione a Roma e in altre città italiane
"Sì alla pace, più risorse per la scuola"

Gli studenti in piazza contro la guerra e la Moratti

ROMA - Una scuola che educhi alla cultura della pace e che non dimentichi la priorità del diritto allo studio: con questo obiettivo diverse migliaia di ragazzi romani hanno aderito oggi alla manifestazione organizzata dall'Unione degli studenti. Il corteo è partito da piazza della Repubblica, per poi passare per via Cavour, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia e piazza Santissimi Apostoli.

E anche nel resto d'Italia si svolgono analoghe manifestazioni, sia nelle grandi città come Milano e Napoli che nei piccoli centri di provincia (Arezzo, Siena e Novara). La maggioranza dei partecipanti è delle superiori, a cui si aggiunge una minoranza di universitari.

Nella capitale, alla testa del corteo una striscione che recita "Dalle scuole un mondo di pace". Gli studenti avanzano urlando slogan contro il governo ("la Moratti risparmia soldi, il Paese guadagna ignoranza", si legge in uno striscione), ma anche contro parte dell'opposizione. La manifestazione è accompagnata da musiche rock e latino-americane.

Tra le richieste principali degli studenti, 10 mila miliardi di fondi per la scuola pubblica, che permettano la gratuità totale della scuola superiore, borse di studio, trasporti e libri gratuiti e mense, e risanare l'edizia scolastica. Gli studenti chiedono anche una riforma degli organi collegiali che conferisca ai loro rappresentanti un maggiore potere.

I ragazzi in piazza si dicono assolutamente d'accordo con le richieste degli insegnanti sulla Finanziaria, che a loro giudizio peggiora le condizioni di lavoro dei nostri docenti. "Vogliamo - dicono - che gli insegnanti non abbia più di quattro classi e che metta il resto delle sue ore a disposizione per il recupero, l'assistenza agli studenti, le attività integrative".

Gli universitari, invece, chiedono che gli oltre 6 mila miliardi stanziati per gli armamenti vengano invece "dirottati" agli atenei, per evitare l'aumento delle tasse, migliorare le strutture e facilitare la gestione degli atenei di questo periodo transitorio tra il vecchio ordinamento e quello nuovo stabilito dalla riforma universitaria.

Nel corso della manifestazione, l'Unione degli studenti raccoglie fondi, in collaborazione con l'Arci e "Save the Children", per i profughi afgani.

(25 ottobre 2001)