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I vizi che non muoiono
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1. I vizi che non muoiono
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da La Nuova Sardegna
Mercoledì, 24 Ottobre 2001

I vizi che non muoiono
Da Roma arriva il «signor ministro» e i politici sardi si genuflettono
Come i vecchi notabili che uscivano a cavallo fuori dalle mura

di Eugenia Tognotti

Arriva in Sardegna un ministro - e perfino un sottosegretario - di centro-destra o di centro-sinistra e poco manca che i politici, sindaci, assessori e quant'altro si mettano a cavallo e vadano in pompa magna incontro all'illustre ospite.
Lo facevano nei secoli passati le autorità e i notabili cittadini, che in genere si facevano un punto d'onore di recarsi fuori dalle mura - erano tempi perigliosi, quelli - per accogliere personaggi di riguardo, come governatori, viceré e simili per scortarli fino all'abitato: la festa della Cavalcata sarda, pare, trae origine proprio da quell'antichissima consuetudine.
E' capitato nella storia dell'isola che l'eccesso di calore nell'accoglienza abbia provocato incidenti diplomatici. Nel 1921 l'omaggio tributato al re Vittorio Emanuele III da esponenti socialisti e sardisti, andati ad accoglierlo alle stazioni lungo le tappe del suo viaggio, fece scoppiare addirittura una tempesta politica, dato che i congressi di quei partiti si erano espressi indubitabilmente per la forma repubblicana. Qualche tempo dopo, la visita del principio ereditario Umberto provocò addirittura l'uscita dal partito di tre consiglieri provinciali sardisti di Sassari, che non vollero saperne di attenersi al deliberato del partito, espresso dal Bellieni, di astenersi dal partecipare ai festeggiamenti ufficiali. La loro scelta provocò addirittura la crisi nell'amministrazione provinciale di Sassari.
Altri tempi, quelli, in cui erano i «principi» a provocare battaglie politiche. Nessun pericolo di polemiche ai giorni nostri. E, a parte gli accompagnamenti a cavallo, non manca nulla: passerelle, discorsi, richieste e promesse. Per almeno due giorni su giornali e tv non si parla d'altro. Ma da qualche tempo è invalso anche l'uso di allestire per la personalità in visita una piccola rassegna di costumi sardi, nella linea della spettacolarizzazione e della folklorizzazione della «sardità», iniziate con i balli e le danze tradizionali per i ricchi turisti della Costa Smeralda, nelle piazzetta di Porto Cervo e Porto Rotondo. Persino Olbia - dove l'abbigliamento tradizionale non ha mai avuto una vera e propria storia - si è adeguata al rito folklorico e alcune ragazze in «costume olbiese» hanno fatto da sfondo, incongruo, alla visita del nuovo ministro della Pubblica Istruzione Letizia Moratti.


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Date: 24 Oct, 2001 on 19:32
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