DOMANI MANIFESTAZIONI
Sapienza, corteo contro tasse e guerra
E i liceali chiedono soldi per la scuola

L’autunno caldo degli studenti parte domani. I collettivi universitari sfileranno contro la guerra e il diritto allo studio all’interno della Sapienza. I ragazzi delle superiori che fanno parte dell’Uds (sinistra moderata) scenderanno in piazza - appuntamento ai Santi Apostoli - per chiedere “diecimila miliardi per risanare la scuola pubblica".
Ci siamo. La mobilitazione torna a scuola e all’università. E se gli studenti medi dell’Uds puntano a risanare le scuole fatiscenti, a rendere gratuiti mense e trasporti, a migliorare insomma i servizi scolastici, gli universitari dei collettivi, oltre a condannare la guerra, hanno inserito in extremis un altro motivo di lotta: il diritto allo studio. Che vuole dire, nuovamente, la questione degli aumenti delle tasse. Dopo il ricorso al Tar vinto dagli studenti di "inChiostrorosso", la Sapienza ha preso tempo. Il rettore ha preannunciato un ricorso al Consiglio di Stato e smesso di fare dichiarazioni in attesa di un parere chiaro da parte dell’Avvocatura.
Ma ieri durante il consiglio d’amministrazione, anche se l’argomento non era all’ordine del giorno, i rappresentanti degli studenti, Danilo Corradi (coordinamento collettivi universitari) e Gianfilippo Valentini (Sapienza in movimento) hanno chiesto lumi al rettore presentando un’interrogazione. A quanto sembra, la linea della Sapienza è quella di non ritenere valida la sentenza del Tar che ha annullato la delibera con cui venivano aumentate le tasse d’iscrizione. «Noi naturalmente la pensiamo al contrario - spiega Corradi - anzi crediamo che la sentenza del Tar annulli anche il bilancio preventivo della Sapienza. Per questo saremo a fianco di “inChiostrorosso" nella battaglia legale, ma da giovedì (domani per chi legge) cominceremo a farci sentire anche in piazza».

R.Tro.