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Insegnanti, spiragli d'intesa
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da Avvenire
Sabato 20 Ottobre 01


SCUOLA Moderata soddisfazione sui nodi dell'orario di lavoro e delle supplenze.
Unicobas in piazza
Insegnanti, spiragli d'intesa
Confronto Moratti-sindacati: rinviata la decisione sullo sciopero

Enrico Lenzi

Milano. Giornata «d'assedio» per il ministero dell'Istruzione. Dentro e fuori. Al mattino, infatti, hanno fatto sentire la loro voce i docenti dell'Unicobas manifestando davanti al palazzo di viale Trastevere, che ospita l'ufficio del ministro Letizia Moratti. Nel pomeriggio, invece, a varcare il portone sono stati i sindacati confederali, Snals e Gilda per un confronto faccia a faccia con il ministro. Due proteste separate, ma con un solo obiettivo: respingere gli stanziamenti e le proposte del governo di centrodestra sulla scuola all'interno della prossima Finanziaria 2002. E alla fine qualche risultato l'assedio sembra darlo, soprattutto nel confronto con i sindacati confederali, Snals e Gilda, tanto che le organizzazioni hanno deciso di rinviare a giovedì prossimo uan decisione circa lo sciopero generale. Nessun dietrofront, ma il faccia a faccia durato quasi quattro ore con il ministro qualche risultato sembra averlo prodotto. Cgil, Cisl, Uil scuola, Snals e Gilda si sono detti «parzialmente soddisfatti» delle proposte di modifica avanzate dal ministro. E Letizia Moratti, soddisfatta, incassa. «La pausa di riflessione - spiega il segretario generale della Cisl Scuola, Daniela Colturani - servirà per una valutazione complessiva anche rispetto agli esiti del tavolo tecnico sul differenziale dell'inflazione».
Nel mirino, in particolare, le norme che, da una parte, dovrebbero portare ad un aumento delle ore di lezione con la «scomparsa» degli spezzoni (cioè cattedre non a pieno orario) e, dall'altra, impedire la nomina di un supplente se l'assenza del titolare della classe è inferiore a 30 giorni.
Da viale Trastevere hanno proposto che sul tema delle supplenze si proceda con nuove norme solo a partire dalle medie e comunque rinviando alla gestione locale i vari casi «in nome dell'autonomia scolastica», riducendo il limite da 30 a 15 giorni. Dietrofront del ministero, invece, sugli orari di lavoro: nessun cambiamento. E sugli organici, ha proposto ancora la Moratti, si proceda con «tavoli tecnici». Inoltre il ministero propone di reinvestire i risparmi per 1.200 miliardi nel settore dell' istruzione per la valorizzazione della funzione docente.
Mobilitazione di piazza invece per l'Unicobas, che canta vittoria. «Ha aderito il 20% dei docenti - proclama entusiasta il leader del gruppo autonomo, Stefano D'Errico - e in piazza sono scesi centomila prof in diverse città». Getta acqua sul fuoco dell'entusiasmo lo stesso ministero. «Secondo i dati parziali rilevati - si legge in una nota di viale Trastevere -, la partecipazione allo sciopero odierno indetto dall'Unicobas-Scuola è stata pari all' 1%. In particolare, nelle 4.288 scuole rilevate (su 10.782) hanno scioperato 4.308 dipendenti». E per il 31 ottobre è pronta la replica con l'astensione proclamata, questa volta, dai Cobas, che hanno invitato i loro colleghi confederali, di Snals e Gilda ad «unirsi nello sciopero». A mobilitarsi saranno anche gli studenti, almeno quelli dell'Uds, vicini alla Quercia. Il giorno scelto è il 25 ottobre: preannunciati cortei e manifestazioni.
Ma anche sul fronte politico si preannunciano tempi agitati. Ovviamente l'opposizione di centrosinistra sta affilando le proprie armi, anche sul capitolo scuola. Ma anche all'interno della stessa maggioranza di centrodestra cominciano a levarsi voci che chiedono modifiche all'attuale testo della Finanziaria nel capitolo relativo alla scuola. È il caso, ad esempio, del responsabile scuola di Alleanza Nazionale, Giuseppe Valditara che chiede «una dimostrazione di grande attenzione nei confronti della scuola, dell'università e della ricerca, a partire da questa Finanziaria».

Date: 20 Oct, 2001 on 20:21
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