da Il Corriere della Sera
Venerdì, 19 Ottobre 2001Tra le novità del nuovo contratto per i presidi anche la licenziabilità
GLI AUMENTI
Dopo l’aumento di 1,3 milioni lordi al mese i dirigenti scolastici, secondo una stima del ministro dell’Istruzione, godranno di un aumento di stipendio di 1 milione e 100 mila lire nette. Lo stipendio base, senza accessori, passerà a 70 milioni lordi l’anno, poco sotto la media dei dirigenti dell’amministrazione statale
IL METODO
I dirigenti, circa 9.800, non faranno però carriera per anzianità, come accade alle altre figure che lavorano nella scuola
LA RETRIBUZIONE
La retribuzione, oltre la paga base, dipenderà da due fattori: il livello di responsabilità che comporta la sede scolastica (dimensioni, handicap, difficoltà degli alunni) e i risultati ottenuti, ovvero il merito
LE ASSUNZIONI
I dirigenti saranno assunti temporaneamente, con contratti da due a sette anni, rinnovabili. Non dipenderanno dal ministero dell’Istruzione ma dal dirigente regionale che li valuterà e, in prospettiva, provvederà anche al reclutamento
I LICENZIAMENTI
Per la prima volta per una figura che lavora nella scuola, seppure con mansioni dirigenziali, viene previsto l’istituto del licenziamento o della revoca dell’incarico per giusta causa e giustificato motivo: scarso rendimento, valutazione negativa
LA DISCIPLINA
Il sistema disciplinare si ispira a quello privatistico con l’introduzione delle procedure di conciliazione e arbitrato
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