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Il robot sottomarino si fa guidare on line
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da Affari e Finanza - La Repubblica
Lunedì, 15 Ottobre 2001

Il robot sottomarino si fa guidare on line
ROSARIA AMATO

Il robot sottomarino che a Smau 2001 si potrà telecomandare via Internet può sembrare a prima vista un videogioco come tanti altri, ma si tratta invece della proiezione virtuale di un esperimento scientifico unico, che coinvolge il CNR e la base scientifica italiana in Antartide del PNRA (progetto nazionale di ricerca in Antartide): per la prima volta, un robot svolgerà una missione sottomarina eseguendo ordini che gli verranno impartiti attraverso la Rete.
Il collegamento con l'Underwater Virtual World di Romeo, il robot costruito dal Robotlab del CNRIAN di Genova, riproduce, anzi in qualche modo anticipa, l'esperimento "eRobot" che partirà il primo dicembre in Antartide e che andrà avanti per un mese e mezzo. Romeo, che adesso sta viaggiando su una nave verso la Base di Baia Terra Nova, una volta a destinazione raggiungerà più volte i fondali per portare a termine diverse missioni scientifiche, che fanno tutte parte del Progetto Antarctic Benthic Shuttle.
Non è la prima volta che un robot telecomandato viene utilizzato per esplorare il fondo del mare. Ma è invece la prima volta che il collegamento di chi guida l’esperimento marino viene effettuato attraverso Internet e un satellite.
Una novità, questa, che apre la strada ad applicazioni di enorme interesse, sia nel campo scientifico che in quello industriale: "Controllare un robot via Internet significa poterlo telecomandare da qualunque punto della Rete, anche da più punti – spiega Gianmarco Veruggio, responsabile del Robotlab di Genova e ‘padre’ di questo esperimento –. Il web amplia enormemente le possibilità di controllo, anche se al momento la Rete non è in grado di trasmettere i comandi in modo ottimale. Questo problema, tuttavia, verrà completamente superato con i collegamenti veloci supportati dalle fibre ottiche".
In Antartide il robot Romeo si calerà in mare attraverso un foro nel ghiaccio per prelevare campioni di interesse scientifico; eseguirà poi analisi delle caratteristiche chimico fisico dell’acqua mediante uno strumento innovativo messo a punto dall’Enea di Frascati; trasporterà infine sul fondale una serie di strumenti di monitoraggio che abbandonerà per un certo periodo, e che successivamente tornerà a recuperare.
Visto che i sistemi di trasmissione delle istruzioni sono sempre affetti da ritardi e disturbi e sono anche sottoposti a interruzioni (Internet in questa fase di sviluppo della tecnologia da questo punto di vista non offre garanzie superiori a quelle di una trasmissione radio), Romeo, come tutti i robot di questo tipo, è stato messo in grado di arrangiarsi da solo, naturalmente entro certi limiti. E’, cioè, un robot "intelligente": "Per esempio è in grado di riconoscere un guasto ai motori, e di riprogrammare la propria missione in modo da utilizzare al meglio solo quelli che funzionano; è in grado di evitare gli ostacoli – spiega Veruggio – e anche di tornare alla base di propria iniziativa".
L’esperimento che avrà luogo in Antartide può aprire la strada a molteplici applicazioni di tipo industriale: "I robot sottomarini possono essere utilizzati nell’industria petroliferoestrattiva – osserva Veruggio – sia per la manutenzione delle piattaforme che degli oleodotti, per lo sfruttamento delle risorse minerarie marine, o delle future coltivazioni di risorse alimentari. Possono contribuire al recupero di relitti e, soprattutto, compiere un’opera di bonifica dei rifiuti tossici nel fondo del mare, che rischiano sempre di più di compromettere l’ambiente".


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Date: 15 Oct, 2001 on 15:51
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