da Il Manifesto
11 Ottobre 2001
Dove va il fondo UeIsfol: la formazione professionale è efficace?
AN. SCI.
Dove vanno i soldi che il fondo sociale europeo stanzia per la formazione dei lavoratori? Sono ben spesi? Creano occupazione? Le risposte ha cercato di darle l'Isfol, che ha preparato un rapporto sugli esiti della formazione nelle regioni italiane.
Soltanto alcune regioni, quelle del centro-nord d'Italia, dispongono di studi seri sulle possibilità occupazionali create con i corsi di formazione: in regioni come Emilia Romagna e Lombardia seguire i corsi di formazione finanziati dal fondo sociale europeo aumenta del 22,5% per gli uomini e del 18,8% per le donne le possibilità di trovare lavoro. "Per le regioni del sud, mancano i dati - osserva Luisella Pavan Woolfe, della direzione generale occupazione della commissione europea - e quando si stanziano fondi pubblici dovrebbe essere fondamentale valutare i risultati, perché sia assicurata trasparenza da parte di chi governa".
Anche perché le valutazioni riguardano i fondi del periodo 1994-1999, ma adesso sarà fondamentale allocare con saggezza i fondi del 2000-2006. E' fondamentale insomma, che cittadini, imprese e sindacati siano informati sull'efficacia di questi corsi. Inoltre, Andrea Ranieri, segretario generale formazione e ricerca della Cgil, evidenzia un grosso problema, già emerso dallo stesso studio Isfol: "I corsi, fino a oggi, hanno favorito soprattutto chi ha già un alto grado di istruzione alle spalle. Perché siano equi, bisogna che si concentrino di più su chi è svantaggiato, su quei lavoratori che fanno normalmente più fatica a trovare un'occupazione".
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